Migranti, Cassazione: reato di clandestinità «inutile e dannoso»

Il presidente Giovanni Canzio: «È in atto una riflessione da parte del governo. La risposta sul terreno del processo penale si è rivelata inefficace»

Il presidente Giovanni Canzio: «È in atto una riflessione da parte del governo. La risposta sul terreno del processo penale si è rivelata inefficace e per alcuni profili dannosa»

Sul «reato di immigrazione clandestina è in atto una riflessione» da parte del governo. Lo ha annunciato il primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016, ieri, giovedì 28 gennaio, Giovanni Canzio, nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Non vi è dubbio – le parole del magistrato – che la risposta sul terreno del processo penale si è rivelata inutile, inefficace e per alcuni profili dannosa». Ecco perché la sostituzione del reato con«una sanzione amministrativa fino al più rigoroso provvedimento di espulsione darebbe risultati concreti». Giustizia, legalità, efficienza ed efficacia della giurisdizione: queste, per Canzio, le cose di cui l’Italia ha bisogno. «Il Paese – ha detto – chiede che la legge venga applicata in modo uniforme e rapido e che tutti abbiano un uguale trattamento in casi simili o analoghi».

Aprendo la sua relazione, il presidente aveva premesso un auspicio: «Vorrei davvero che la cerimonia per l’apertura dell’anno giudiziario non fosse considerata un semplice rito, solenne nella forma, ma ripetitivo e perciò inutile nella sostanza, bensì riuscisse a segnare uno spazio di riflessione e di dialogo e a trasmettere alla comunità nazionale un messaggio di speranza, fiducia e impegno per una più feconda stagione della Giustizia».

29 gennaio 2016