Migranti, appello delle organizzazioni per Sea Watch e Sea Eye

Sono 18 le sigle che chiedono all’Italia e agli altri Stati Ue di «attivarsi senza ulteriori tentennamenti» per garantire un porto sicuro e assistenza umanitaria alle persone bloccate in mare

Si rivolge all’Italia e agli altri Stati dell’Unione europea l’appello congiunto di 18 organizzazioni umanitarie che «con urgenza» di attivarsi «senza ulteriori tentennamenti affinché i 49 migranti da giorni bloccati in mare, tra i quali diversi minori inclusi bambini molto piccoli, possano immediatamente sbarcare in un porto sicuro e ricevere l’assistenza umanitaria a cui hanno diritto e le cure di cui hanno bisogno».

Le associazioni firmatarie – tra cui Centro Astalli, Amnesty International, Consiglio Italiano Rifugiati, Emergency, Intersos, Medici senza Frontiere, Save the Children e Terres des Hommes – intervengono sulla vicenda dei migranti a bordo delle due navi delle Organizzazioni Sea Watch e Sea Eye, ai quali non è ancora stato garantito l’approdo in un porto sicuro. «Non è possibile attendere oltre – si legge nel testo dell’appello -. Il meteo è in peggioramento ed è semplicemente inaccettabile che bambini, donne e uomini vulnerabili, che hanno già subito privazioni e violenze durante il viaggio, restino per giorni ostaggio delle dispute tra Stati e vedano ingiustamente prolungata la loro sofferenza senza che dall’Europa giunga un richiamo di tutti alle proprie responsabilità».

4 gennaio 2019