Migranti: a Lampedusa oltre 6mila persone in hotspot

Nell’ultima giornata registrati 110 arrivi, con oltre 5mila persone. Durante lo sbarco, annegato un neonato. Croce rossa italiana: «Importante continuare i trasferimenti»

Oltre 6.700 persone. È il dato delle presenze all’hotspot di Lampedusa aggiornato alla mattina di oggi, 13 settembre. Nella sola giornata di ieri ci sono stati 100 approdi all’isola, per un totale di 5.112 persone. E dalla mezzanotte sono stati registrati altri 23 arrivi, con quasi mille persone. Tante le famiglie con minori. Segnalati altri barchini in viaggio, ma anche migranti già sbarcati sulla terraferma. «Sono previsti trasferimenti in giornata ma la situazione è difficile», affermano da Croce rossa italiana in una nota stampa. «Stiamo reggendo nella gestione dell’accoglienza, concentrandoci in particolare sui più fragili, ma è evidente che deve continuare a funzionare in queste ore il processo dei trasferimenti dall’isola che, fino a questo momento, ha consentito di mantenere la situazione sotto controllo. È importante anche sotto il profilo umanitario che l’hotspot non vada oltre una soglia critica di presenze».

Al momento la maggior parte dei migranti presenti sull’isola si trova nell’hotspot di contrada Imbriacola, ma più gruppi sono in attesa in vari punti, soprattutto sui moli. La prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento, entro le 13, di 880 persone: 700 verranno imbarcate sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle e 180 partiranno con un volo Oim. I vari gruppi sono in movimento con la scorta della polizia. Alla Capitaneria di porto, il compito di ricostruire la vicenda che ha portato alla morte il neonato di 5 mesi, finito in acqua a Lampedusa poco prima dell’arrivo dei soccorsi da parte della motovedetta Cp290 della Guardia costiera, fuori dal porto della maggiore isola delle Pelagie, intorno alle 4 del mattino. La barca con i migranti, secondo la ricostruzione degli investigatori, si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le 46 persone finite in acqua, tranne, appunto, il piccolo di 5 mesi. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. Per lei è stato richiesto un supporto psicologico.

13 settembre 2023