Migranti: a Fiumicino con i corridoi umanitari 139 rifugiati

Sono arrivati con un volo organizzato dall’Unhcr proveniente da Tripoli. Tra loro, 39 donne e 69 minori. Saranno accolti da Sant’Egidio, Arci e sistema nazionale di accoglienza, in diverse regioni

Provengono da diversi Paesi africani i 139 rifugiati arrivati ieri, 11 febbraio, all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, con un volo charter organizzato dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati. Tra loro 39 donne e 69 minori, alcuni dei quali sono nati in Libia, dove hanno vissuto a lungo con le loro famiglie in condizioni estremamente difficili.

A portarli in Italia, il corridoio umanitario reso possibile dal protocollo tra ministero dell’Interno, ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Unhcr, Arci e Comunità di Sant’Egidio, firmato nel dicembre 2023, che ha finora consentito l’arrivo in sicurezza di 592 persone. Saranno accolti in diverse regioni italiane dalla Comunità di Sant’Egidio, dall’Arci e tramite il sistema nazionale di accoglienza Sai, e subito avviati verso l’integrazione, secondo il modello consolidato dei corridoi umanitari: per i minori attraverso la scuola, e per gli adulti attraverso l’apprendimento della lingua italiana e l’inserimento nel mondo del lavoro.

I corridoi umanitari, interamente autofinanziati, ricordano da Sant’Egidio, sono «un’iniziativa della società civile che rivela quanto sia possibile coniugare la salvezza dai viaggi in mare – e quindi dai trafficanti di esseri umani – con l’accoglienza e l’integrazione. Una best practice riconosciuta a livello internazionale – proseguono – che può diventare un modello per gli Stati e tutta l’Unione Europea. In un tempo segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui va offerta una speranza per il futuro». Complessivamente, con i corridoi umanitari dal febbraio 2016 sono giunti in Europa circa 8mila rifugiati.

12 febbraio 2025