Metropolitana e sicurezza, prosegue l’attivazione delle colonnine Sos

Roma Capitale rende noto che delle 110 già installate ne funzionano 22. Atac impegnata nella graduale attivazione delle altre, secondo le priorità

Roma Capitale rende noto che delle 110 già installate ne funzionano al momento 22. Atac impegnata nella graduale attivazione delle altre, secondo le priorità

È ancora ricoverato al Policlinico Umberto I Maurizio Di Francescantonio, il trentenne di Tivoli rimasto vittima di un pestaggio nel pomeriggio di domenica 18 settembre all’altezza della fermata “Bologna” della metro B mentre era insieme alla madre, per aver chiesto a uno dei due aggressori di non fumare sul treno per non dar fastidio agli altri passeggeri. Intanto Atac fa il punto sulla questione sicurezza nella metropolitana, informando che sono 110 le colonnine Sos già installate lungo le stazioni A e B. Di queste però dal novembre scorso ne funzionano solo 22, attivate nelle ritenute maggiormente sensibili per l’incrementato afflusso di pellegrini e turisti in direzione della Città del Vaticano e del Centro Storico di Roma nell’anno del Giubileo straordinario.

Nel dettaglio, gli impianti sono attivi a Termini, dove è scoppiata una rissa con 5 arresti tra cui anche un disabile sulla sedia a rotelle, con 6 colonnine; a Repubblica, Barberini, Spagna, Flaminio, Lepanto, Ottaviano, Cipro e Colosseo con 2 colonnine per stazione. L’intervento, chiariscono dal Campidoglio, rientra nel «progetto Pandora di messa in sicurezza della rete che include la videosorveglianza centralizzata nelle stazioni e nei treni, sistemi di allarme intrusione e telecamere infrarossi nelle gallerie». Atac intanto sta procedendo alla graduale attivazione del totale degli impianti, prevista per i primi mesi del 2017, nelle rimanenti stazioni, secondo «le priorità legate al contesto».

Il completamento delle attività, continuano dalla municipalizzata, prevede anche una «implementazione del modello di gestione della sicurezza attraverso la possibilità che gli agenti della security possano intervenire in maniera mirata e tempestiva grazie ad un sistema automatico di georefenziazione delle squadre di pronto intervento».

22 settembre 2016