Metro B1, tornelli anti-furbetti

Partita dalla fermata Conca d’Oro la sperimentazione dell’obbligo di validare il biglietto anche in uscita. L’obiettivo: individuare più facilmente i passeggeri senza titolo di viaggio e multarli. Se funzionerà sarà esteso a tutte le linee

Tornelli anti-portoghesi, con l’obbligo di timbrare il biglietto non solo in entrata ma anche in uscita. È la novità che dal 1° dicembre l’Atac ha riservato in via sperimentale agli utenti della metro B1 nella fermata Conca d’Oro. Se il sistema funzionerà, precisano dalla municipalizzata, sarà esteso anche alle altre fermate della metro B e della linea A. I passeggeri, dunque, sono obbligati, alal fine della corsa, a validare nuovamente il biglietto per aprire il tornello e uscire dalla stazione. L’Atac infatti nelle scorse settimane l’Atac ha aggiornato i software dei 14 tornelli di uscita e dei due varchi per i diversamente abili nei due lati della stazione. «Inoltre – si legge in una nota dell’azienda – sono state installate prima dei varchi di uscita due nuove macchine emettitrici di biglietti Bit per consentire l’acquisto dei ticket a chi ne fosse sprovvisto». L’obiettivo: individuare più facilmente i passeggeri senza titolo di viaggio e multarli.

Per informare passeggeri e turisti e assisterli in questa prima fase della sperimentazione, è stato incrementato il personale all’interno della stazione, così come i controlli. Tutto nella linea dettata dal nuovo piano industriale dell’Atac, che prevede, tra l’altro, «una forte azione di contrasto all’evasione tariffaria». La scelta della stazione “pilota” dell’esperimento, spiegano dall’azienda, è dovuta al suo ridotto flusso di passeggeri, che dovrebbe garantire la possibilità di non creare lunghe code neanche in caso di biglietti smarriti o viaggiatori “impreparati”. Se il “rientro”, per l’azienda, dovesse attestarsi intorno al 5%, potrebbe avere un senso la sperimentazione, e la scelta potrebbe diventare definitiva, già dopo le feste.

2 dicembre 2014