Mese missionario, l’impegno di «dare voce ai piccoli»

Incontro a 30 anni dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia. La testimonianza del comboniano Kizito Sesana. Le voci di Caritas Roma e Vis

Nel contesto del mese missionario straordinario, il Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese ha organizzato un percorso ludico-didattico per i più piccoli e un incontro di riflessione per gli adulti, entrambi sul tema dei diritti dei bambini, proprio a 30 anni dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia approvata dalle Nazioni Unite nel 1989. L’evento ha avuto luogo sabato 19 ottobre, nello spazio verde e nei locali del Centro don Orione, ai piedi della Madonnina di Monte Mario.

Incontro Diritti dei bambini, Gianpiero Palmieri, 19 ottobre 2019«È il Papa a ricordarci spesso  ha detto il vescovo Gianpiero Palmieri, incaricato diocesano per il Centro missionario, aprendo il momento di riflessione e di testimonianza – il valore dei bambini e come Dio metta uno dei più piccoli al centro ogni volta che vuole trasformare la sua Chiesa, in ogni tempo», non per «l’umiltà, l’innocenza o altre categorie moralistiche ma perché in chi non conta niente dal punto di vista sociale, perché non vota, non lavora e non ha potere di acquisto, c’è l’immagine di Gesù», ha spiegato. Ecco allora l’invito a «sapere riconoscere il Signore nel più piccolo, imparando ad accogliere l’altro, chiunque esso sia, riconoscendo la dignità di cui è portatore – ancora le parole del presule – e a farci noi stessi bambini, attuando un movimento spirituale di ridimensionamento dell’io».

Incontro Diritti dei bambini, Padre Renato Kizito missionario comboniano in KenyaToccante la testimonianza di padre Renato “Kizito” Sesana, missionario comboniano impegnato in Kenya, che ha presentato con un video il progetto per il recupero di bambini di strada di Nairobi e il centro di prima accoglienza “Ndugu Mdogo” (Piccolo fratello) a loro destinato. «Tre mesi prima del “reclutamento” – ha raccontato – lavoriamo all’identificazione di questi bambini cui è stato negato il diritto all’amore da parte di una famiglia che è o troppo povera per mantenerli o troppo violenta e dalla quale quindi scappano». È importante «prima di tutto giocare con loro, creando un legame di amicizia e di fiducia, per poi, mediante un percorso di terapia di gruppo, renderli consapevoli dei pericoli che corrono – ha raccontato Kizito -, prospettando quindi l’entrata nel nostro centro, dove sono gli ospiti più grandi a prendersi cura dei più piccoli, insegnando loro nuove regole di convivenza». Tra i tanti bambini e ragazzi aiutati, il padre comboniano ha ricordato Kevin, «un dodicenne molto taciturno e sempre in disparte», che in occasione di un momento di condivisione «si è alzato e, come se avesse preso improvvisamente piena consapevolezza del suo disperato vissuto, ha gridato tra i singhiozzi: “Io ho vissuto come un topo ma non sono un animale e adesso lo so perché qui c’è chi mi vuole bene”».

Incontro Diritti dei bambini, Centro Don Orione, 19 ottobre 2019Altrettanto forte la testimonianza di Paola Aversa, operatrice della Caritas di Roma che ha vissuto un’esperienza di volontariato a Djibouti, nel Corno d’Africa, lavorando a un progetto per i bambini di strada. «In quei luoghi, grandi sono la frustrazione e il senso di impotenza per non riuscire a tutelare quei minori – ha detto -: quegli “invisibili” di cui nessuno si occupa e che raggiungevano il centro dove operavo tumefatti, spesso vittime di abuso». Incontro Diritti dei bambini, Barbara TerenziAncora, la relazione di Barbara Terenzi, responsabile del settore Diritti Umani e Advocacy del Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo), su “I diritti negati ai bambini e alle bambine”. «Il mio compito – ha spiegato l’esperta – è cercare di tradurre in termini politici, stimolando e sollecitando interventi dall’alto e in particolare da parte delle Nazioni Unite, le esperienze di vita che ci sono state testimoniate e raccontate e che io per prima ho vissuto in diverse parti del mondo». Importante è soprattutto «dare voce ai piccoli, facendoli diventare attori attivi delle decisioni che li riguardano – ha sostenuto con forza Terenzi -, specialmente tutelando le bambine che in molte parti del mondo saranno un domani madri non istruite e quindi non consapevoli di quello che spetta a tutti i bambini, mantenendo vivo un circolo vizioso che invece va spezzato».

21 ottobre 2019