Medici pediatri: «Ok obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuola»

Diverse società medico-scientifiche hanno promosso l’iniziativa del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. L’obbligo sia esteso anche al personale delle scuole

Diverse società medico-scientifiche hanno promosso l’iniziativa del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. L’obbligo sia esteso anche al personale delle scuole 

Le Società medico-scientifiche (Siti-Società italiana di igiene, Sip-Società italiana di pediatria, Fimp-Federazione italiana medici pediatri, Fimmg-Federazione italiana medici di medicina generale, Simit-Società italiana di malattie infettive e tropicali , Simlii-Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale, Fism-Federazione delle Società medico-scientifiche italiane) «sostengono con decisione l’iniziativa del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, relativa all’obbligatorietà delle principali vaccinazioni pediatriche per l’iscrizione scolastica e chiedono che lo stesso obbligo sia esteso a tutto il personale che lavora nelle stesse».

Lo si legge in un comunicato nel quale si sottolinea che «questa misura risulta necessaria in considerazione del calo preoccupante delle coperture vaccinali osservato negli ultimi anni in quasi tutte le Regioni e Province autonome italiane anche per i vaccini obbligatori e raccomandati dal calendario d’immunizzazione.

La posizione delle Società medicio-scintifiche deriva da «consolidate evidenze scientifiche per cui i vaccini devono essere considerati fondamentali strumenti di prevenzione primaria nella lotta a numerose infezioni e malattie infettive di grande impatto sanitario, sociale ed economico per l’intera collettività: il loro razionale utilizzo è mirato al fine di conseguire importanti risultati di sanità pubblica, quali il controllo e l’eliminazione e delle malattie per le quali sono stati disegnati».

Inoltre, ricorda la nota, «il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019 indica come prioritario integrare l’offerta vaccinale universale con interventi individuali rivolti alle persone più vulnerabili». «La strategia dell’obbligo vaccinale – concludono le Società – deve essere sostenuta nell’interesse non solo delle popolazioni destinatarie dell’intervento vaccinale ma anche dell’intera comunità, contribuendo così a ridurre il rischio di trasmissione di pericolosi agenti infettivi nel nostro Paese».

 

17 maggio 2017