Maxi incendio a Centocelle. Don Cascio: «Vergognatevi»

Le fiamme nel pomeriggio di sabato 9 luglio. Coinvolti gli autodemolitori della Togliatti. Il parroco di San Bonaventura: «Vergogna alla Regione Lazio , a Roma Capitale che di Capitale ha solo il nome, ai municipio V e VII perché da anni chiediamo di essere rispettati»

Stavolta è toccato alla zona del parco di Centocelle. Nel pomeriggio di sabato 9 luglio è scoppiato un enorme incendio che ha coinvolto gli autodemolitori della Togliatti: una grande nube di fumo nero ha oscurato il cielo, visibile chiaramente da svariate decine di chilometri. Intorno alle 19 le fiamme, alimentate dal vento, hanno superato via Palmiro Togliatti,  fino ad avvicinarsi alle abitazioni. In particolare, in via Carlo Fadda hanno raggiunto una palazzina, attecchendo alla tenda esterna di un appartamento. Evacuati diversi palazzi. 25 le squadre di vigili del fuoco impegnate sul campo con tutti i mezzi a disposizione. Non risultano feriti. Il consiglio ai residenti: «Restare in casa e chiudere le finestre», ha detto il presidente del municipio VII Francesco Laddaga.

In serata, il commento del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «Gli incendi che hanno colpito la città in questi ultimi giorni sono una sequenza impressionante di episodi che sta mettendo a dura prova Roma e i romani – le sue parole -. Ringrazio a nome di tutte le cittadine e i cittadini i Vigili del fuoco e i volontari della Protezione civile impegnati senza risparmio per contenere i danni. Il Comune lavora in stretto coordinamento con le forze dell’ordine e con la Prefettura per accertare le cause di ciascun evento e assistere le persone coinvolte», ha assicurato. «Stiamo monitorando costantemente la situazione e non sappiamo ancora se siano episodi di origine criminale o solo colposa – ha aggiunto ancora il primo cittadino -. Non è il momento di speculazioni politiche e di divisioni. È il tempo dell’unità, della vicinanza alle romane e ai romani colpiti, e della determinazione a non farsi intimidire e ad andare avanti sulla strada della modernizzazione e del rilancio di Roma».

A smentire l’ipotesi di autocombustione è intervenuta l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi, secondo cui «le temperature odierne non giustificano fenomeni di questo genere. L’incendio – ha detto – si è sviluppato in una zona che in passato ha ospitato campi nomadi e da anni attende di essere bonificata, sulla quale abbiamo avviato con i nostri dipartimenti Ambiente e Rifiuti un lavoro di pulizia iniziale finalizzata alla successiva caratterizzazione e bonifica. Questo ennesimo incendio – ha continuato -, l’ultimo della lunga serie che sta funestando questa difficile estate romana, ci spinge ad accelerare il lavoro che stiamo facendo con le associazioni e i comitati per la riqualificazione e la fruibilità del Parco di Centocelle. Un impegno che guarda alla tutela dell’ambiente, alla sostenibilità ma anche alla legalità, contrastando chi vuole fermare il lavoro di cambiamento avviato da questa amministrazione».

Poco dopo le 18 le fiamme si erano estese anche al pratone di Torre Spaccata, costringendo molti residenti ad allontanarsi. E proprio da Torre Spaccata arriva la dura reazione di don Stefano Cascio, parroco di San Bonaventura. «Vergogna alla Regione Lazio, a Roma Capitale che di Capitale ha solo il nome, ai municipio V e VII – scrive su Facebook -, perché da anni chiediamo di essere rispettati…. di poter usufruire del Parco delle Ville Romane – Comitato Pratone di Torre Spaccata. Vergogna perché chi oggi respira i fumi sono i nostri bambini, i nostri anziani, le persone fragili di questo quartiere – aggiunge -. Vergogna perché da anni proteggete gli autodemolitori e vi beffate delle richieste dei residenti». Il sacerdote si rivolge direttamente agli amministratori pubblici: «Non avete nessun coraggio politico, nessuna visione per il futuro, nessuna volontà di permettere a Roma di essere una vera capitale europea! Siete ideologicamente “progressisti” ma non date concretamente la possibilità a questa città di fare progressi sostanziali – afferma -. Vivacchiate grazie alla noncuranza di tanti romani ma ora basta! Roma è sporca, aree intere abbandonate, strade disastrose, progetti annunciati e dimenticati, trasporti pubblici non adeguati e spesso non funzionanti – l’elenco dei disagi -. Ma cosa dobbiamo fare per essere presi in considerazione? Come parroco, responsabile di comunità inviterò al più presto tutte le associazioni e comitati per riflettere insieme sulle azioni che si potrà intraprendere quest’estate o per settembre- anticipa -. E voi? Vergognatevi!».

 

11 luglio 2022