Dopo le consultazioni di ieri pomeriggio, 21 maggio, con i leader del Movimento 5 Stelle e della Lega Luigi Di Maio e Matteo Salvini, questa mattina, martedì 22, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceve al Quirinale i presidenti dei due rami del Parlamento: Roberto Fico (Camera dei deputati) e Maria Elisabetta Alberti Casellati (Senato). Il primo è atteso per le 11; la secondo salirà al Colle alle 12.

Gli incontri arrivano all’indomani delle consultazioni di ieri nelle quali i due leader hanno consegnato a Mattarella, a cui compete la nomina del presidente del Consiglio dei ministri, il nome del giurista Giuseppe Conte come candidato alla guida del nuovo governo. Oggi il capo dello Stato torna quindi a incontrare i presidenti delle Camere, a cui nella prime fase delle consultazioni aveva affidato due distinti mandati esplorativi, conclusi entrambi con un nulla di fatto. Una giornata di pausa, dunque, nella quale ricondurre in un quadro di “formalità” la nascita del nuovo governo, nel rispetto di quelle prerogative che la Carta Costituzionale assegna sia al capo dello Stato che al presidente del Consiglio.

Nel pomeriggio Mattarella sarà impegnato a Civitavecchia per la partenza della Nave della legalità, che approderà a Palermo domani, 23 maggio, nel 26° anniversario della strage di Capaci. L’eventuale incarico a Conte quindi arriverà non prima di mercoledì mattina. A Di Maio e Salvini intanto il presidente della Repubblica ha ricordato l’importanza del ruolo che la Costituzione, all’articolo 95, assegna al presidente del Consiglio, prevedendo che diriga la politica generale del governo e ne sia responsabile. Ancora, il premier deve mantenere l’unità di indirizzo politico e amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri. Un modo per chiarire che, una volta ricevuto l’incarico, sarà lui l’interprete della politica del governo, a iniziare dalla scelta dei ministri, da condividere con il presidente della Repubblica.

Al centro dei colloqui con Di Maio e Salvini anche la preoccupazione per i segnali di allarme su conti pubblici e risparmi dei cittadini e la perplessità relativa al nome di Paolo Savona come candidato al ministero dell’Economia, su cui si è speso con insistenza soprattutto Salvini, la cui posizione euroscettica preoccupa tanto Mattarella che l’Ue.

 

22 maggio 2018