Mattarella: morti sul lavoro, «offesa per la coscienza collettiva»

Il messaggio del presidente della Repubblica per la presentazione della relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni dell’occupazione in Italia

«Un’intollerabile offesa per la coscienza collettiva». Nel messaggio inviato in occasione della presentazione della relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce così le morti e gli incidenti sul lavoro. «Svolgere un’attività che concorra al progresso materiale o spirituale della società non può e non deve implicare rischi per l’integrità degli individui», aggiunge.

Per il capo dello Stato, «la sicurezza nel lavoro è condizione necessaria per rendere effettivo il diritto fondamentale e inalienabile alla salute, tutelato dalla Costituzione, che non può trovare limiti nella mancanza o nella inadeguatezza di misure idonee a rendere il lavoro e i luoghi ove esso si svolge sani e privi di pericoli. Non sarà mai sufficiente l’impegno a questo scopo delle istituzioni e delle parti sociali», rimarca.

In questa direzione, la relazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia «potrà offrire un significativo contributo di conoscenza e analisi – assicura Mattarella -. Nel rinnovare vicinanza ai familiari dei caduti nella tragedia ferroviaria di Brandizzo, alcuni presenti all’odierna iniziativa, rivolgo sentimenti di solidarietà alle vittime e ai familiari di tutti gli incidenti sul lavoro».

12 settembre 2024