Mattarella: le religioni, «veicoli di pace»

Il messaggio del presidente della Repubblica per la fine del mese di Ramadan. «Doveroso riaffermare l’impegno delle istituzioni politiche e religiose nell’educazione al rispetto reciproco»

In occasione della fine del mese di Ramadan, con la festa di Eid Al Fitr, che si celebra oggi, 2 maggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolge i suoi auguri a quanti, in Italia, professano la fede islamica. «Questa celebrazione – si legge nel messaggio diffuso dal Quirinale – ci invita a riflettere sul ruolo determinante che le religioni possono svolgere quali veicoli di pace, incontro e condivisione tra individui e popoli, di coesione nell’appartenenza alla medesima comunità, soprattutto in questo difficile momento in cui immagini di disumanità e desolazione ci arrivano da fronti di guerra e crisi umanitarie».

Per il Capo dello Stato, «è doveroso riaffermare senza esitazioni l’impegno delle istituzioni politiche e religiose, in adesione ai principi della Costituzione della Repubblica, nell’educazione al rispetto reciproco, alla prevenzione e al contrasto dell’incitamento all’odio e alla violenza, così come il ruolo imprescindibile delle scuole e delle famiglie in tal senso. Si tratta – ammonisce – di un obbligo morale che abbiamo soprattutto nei confronti dei più giovani, per i quali e con i quali dobbiamo costruire un tessuto sociale forte, resiliente e capace di respingere e condannare nella maniera più ferma ogni forma d’intolleranza e discriminazione».

2 maggio 2022