Mattarella: «Grande preoccupazione per la guerra in Ucraina»

Il presidente della Repubblica in visita in Albania conferma il «grande sostegno» dell’Italia a Kiev. «Favorevoli a una forte pressione attraverso le sanzioni». Dal conflitto «conseguenze economiche particolarmente gravi per tutta l’Europa»

In visita in Albania, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna a parlare, da Tirana, della guerra in Ucraina, esprimendo «grande preoccupazione». L’Italia, assicura, «continua a mantenere grande sostegno a Kiev. Ritiene che sia necessario mantenere una forte pressione attraverso le sanzioni – aggiunge – per superare questa sciagurata situazione bellicista della Russia. Speriamo un negoziato che porti alla pace. Buon segnale l’accordo per il trasporto di grano ucraino».

Nell’analisi del capo dello Stato italiano, il conflitto armato iniziato dalla Russia sta già portando «conseguenze economiche particolarmente gravi per tutta l’Europa». Anzitutto sul fronte dell’approvvigionamento energetico. Necessario, quindi, «un ripensamento collettivo». Proprio per questo, è importante, per Mattarella, che «l’Unione europea ha deciso di ridurre la dipendenza energetica.  Questa guerra nel continente europeo è una delle sfide. Questa sciagurata guerra – incalza – mette a rischio anche la lotta al cambiamento climatico. Tutto ciò richiede un grande impegno collettivo».

In questi giorni intanto è giunto a Kiev il capo della diplomazia americana Antony Blinken. L’obiettivo della visita, a sorpresa: parlare degli aiuti militari. Sempre sul fronte internazionale, riferisce la Cnn, il rappresentante di Kiev all’Onu Khrystyna Hayovyshyn, vice ambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, ha denunciato al Consiglio di sicurezza  che migliaia di cittadini ucraini vengono deportati con la forza in «regioni isolate e depresse della Siberia e dell’estremo oriente» russo. 2,5 milioni di persone, secondo Hayovyshyn, i deportati ucraini, tra cui 38mila bambini. Denunciando lo schema di “filtrazione” della Russia, ha aggiunto che gli ucraini costretti a recarsi in Russia o nel territorio controllato da Mosca vengono uccisi e torturati. I cittadini ucraini, ha continuato, vengono terrorizzati con il pretesto di una ricerca di persone «pericolose» da parte delle autorità russe. Quanti hanno opinioni politiche diverse o sono affiliati al governo o ai media ucraini «scompaiono» e i bambini vengono «strappati dalle braccia dei genitori», ha dichiarato.

Per l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente presso la missione italiana alle Nazioni Unite – che prima di approdare all’Onu è stato a Mosca, Londra, Washington e Il Cairo -, «l’aggressione russa all’Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, ma il sistema di filtraggio dei civili ucraini è una violazione dello “jus in bello” così profonda come non abbiamo assistito in Europa dalla seconda guerra mondiale. È fondamentale – prosegue – ribadire il divieto di trasferimenti forzati di civili, indipendentemente dal motivo».

8 settembre 2022