Mattarella: da Serianni, «feconda eredità per la cultura italiana»

Il presidente della Repubblica ricorda il linguista scomparso il 21 luglio, dopo essere stato investito. Riccardi (Società Dante Alighieri): «Si chiude una delle pagine più illustri della storia della lingua»

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è unito al cordoglio per la scomparsa di Luca Serianni, maestro della lingua e della cultura italiana, morto ieri, 21 luglio, pochi giorni dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali a Ostia, dove abitava. «Autorevole storico della lingua italiana», lo definisce il capo dello Stato, esprimendo il profondo dolore per la sua scomparsa e il cordoglio «ai suoi familiari e a quanti lo ebbero maestro nella comunità accademica. Il culto della “parola”, sensibile strumento di comunicazione e conoscenza – al centro dei suoi studi – ne ha fatto un riferimento per tutti gli studiosi, tracciando un percorso prezioso per gli studenti e i linguisti che hanno avuto modo di conoscerlo», l’omaggio di Mattarella. «Docente universitario dai molti interessi e autore di studi lessicografici e filologici, cultore di Dante e della sua opera – aggiunge – , lascia un vuoto e, insieme, una feconda eredità per tutta la cultura italiana».

Per Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri – di cui Serianni era vicepresidente dal 2010 -, «con la scomparsa di Luca Serianni si chiude una delle pagine più illustri della storia della lingua italiana. Ha rappresentato ai massimi livelli lo studio e l’evoluzione della lingua di Dante sino ai giorni nostri e la sua scomparsa segna un vuoto incolmabile», afferma. Tra le tantissime attività che il professore scomparso ha curato per la Dante Alighieri, la mostra “Dove il Sì suona”, realizzata alla Galleria degli Uffizi di Firenze nel 2003 e inaugurata dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il lavoro – condensato nel catalogo “Storia della lingua italiana per immagini. Progetto museo della lingua italiana” – è poi proseguito nel Mundi (Museo Nazionale dell’italiano), in via di allestimento a Firenze a cura delle principali istituzioni che si occupano di lingua italiana e sotto la direzione dello stesso Serianni.

Vivo il cordoglio di tutta la rete mondiale della Dante Alighieri, testimoniato da centinaia di lettere e messaggi giunti in Palazzo Firenze in questi giorni. Nelle parole del segretario generale della Società, Alessandro Masi, «con Serianni scompare un elemento essenziale della cultura italiana e un sicuro riferimento agli studi della lingua di Dante».

22 luglio 2022