Mattarella: contro il Covid, serve il contributo di tutti

Al Quirinale la consegna delle onorificenze ai cittadini che si sono distinti nell’emergenza coronavirus. «Serve responsabilità collettiva»

«Oltre alla cura occorre anche la responsabilità collettiva, occorrono comportamenti diffusi di tutti nel nostro Paese perché tutti siamo chiamati a sconfiggere la pandemia e il contagio». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegnando questa mattina, 20 ottobre, al Quirinale le onorificenze di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, conferite “motu proprio” dal presidente della Repubblica, il 3 giugno scorso, a un gruppo di cittadini, di diversi ruoli, professioni e provenienza geografica, che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus.  «Questa onorificenza – ha affermato – è un’esortazione. Occorre avere comportamenti responsabili». Su tutti, «indossare la mascherina, rispettare il distanziamento sociale, evitando occasiono di contatto superflue. Abbiamo tutti la responsabilità, siamo tutti chiamati a fornire il contributo per evitare di ricadere nella condizione di marzo e aprile», ha evidenziato ancora Mattarella.

Nelle parole del capo dello Stato anche il riferimento alle istituzioni, chiamate a «cercare il coordinamento e la collaborazione, l’accordo positivo», perché «solo il coro sintonico delle nostre istituzioni e delle loro attività può condurci a superare queste difficoltà». Un’esortazione, quella del presidente della Repubblica, che arriva proprio mentre è nel vivo la polemica tra sindaci, Regioni e governo, dopo il nuovo decreto anti-Covid illustrato dal premier domenica sera, 18 ottobre. Anche per quanto riguarda gli ambienti produttivi e professionali, è necessario, avverte Mattarella, che ciascuno «eviti, come certamente avverrà, di trincerarsi nella difesa della propria nicchia di interesse, il proprio spicchio di interesse. Non vi sono interessi che possono essere tutelati se prima non prevale l’interesse generale di sconfiggere la pandemia – è il monito -. Qualunque altro interesse particolare sarebbe travolto e scomparirebbe».

In questo momento, ha affermato ancora il presidente, «la situazione ci chiama e richiede a tutti una prova di orgoglio, di senso della misura, di senso di responsabilità. Quello che voi avete messo in atto – ha aggiunto riferito ai destinatari delle onorificenze -. Per questo esprimo a voi e tanti altri la riconoscenza della Repubblica». Ancora, «questo momento difficile ci rammenta anche che occorre non rimuovere quello che è avvenuto. Non pensare che si sia trattato di una parentesi da poter dimenticare». Le sofferenze, il dolore, i lutti, ma anche «i meriti acquisiti a tanti che si sono impegnati, come oggi qui viene riconosciuto e sottolineato».

Le onorificenze assegnate, ha concluso Mattarella, «hanno un significato di fiducia del nostro Paese che nelle difficoltà è capace di trovare risorse umane e di impegno che gli consentono di superarle a affrontarle con capacità dei risultati di superamento. Particolarmente adesso questo è importante. Ci troviamo nuovamente in un momento difficile, sembra avvicinarsi una nuova fase di emergenza – ha riconosciuto -. Questo richiede di avere non soltanto le capacità di fronteggiarla ma la fiducia nelle possibilità che il nostro Paese ha di superarle e di risolverle».

20 ottobre 2020