Mattarella con i bambini del Punto Luce delle arti di Ostia

Il presidente della Repubblica accolto dai ragazzi che frequentano il centro educativo di Save the Children, che lo hanno guidato nella visita. L’incontro nell’auditorium. «Voi siete un risultato di questo quartiere e siete un magnifico risultato», l’omaggio del capo dello Statp

«Mi avete accolto con grande apertura, vi ringrazio. Mi avete detto cose di grande interesse. Avete lanciato un messaggio di quello che è il dovere della nostra società rispetto ai bambini, ai ragazzi e ai giovani, e rispetto al diritto di avere la possibilità di esprimersi, di realizzarsi, di essere protagonisti, come dovete essere, del vostro futuro. Complimenti». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha salutato con queste parole ieri, 21 marzo, i bambini e i ragazzi che frequentano il Punto Luce delle arti di Save the Children, a Ostia Ponente. Sono stati proprio loro a guidarlo nella visita del centro educativo – in particolare negli spazi dedicati all’invito alla lettura, nei laboratori di musica, fumetto e artigianato -, prima di fermarsi nell’auditorium per un incontro conclusivo.

Le bambine e i bambini, gli adolescenti che frequentano il Punto Luce, insieme ad alcuni alunni e docenti del Centro di formazione professionale CIOFS FP Lazio ETS e dell’Istituto comprensivo via Giuliano da Sangallo, che collaborano abitualmente con il centro, hanno raccontato al capo dello Stato le loro storie, le esperienze, i loro desideri e aspirazioni, per un presente e un futuro più giusti, con maggiori opportunità, superando gli ostacoli delle disuguaglianze territoriali e sociali. A partire dai diritti che la Costituzione italiana garantisce loro.

«Sarebbe bello, signor presidente, se ogni bambino potesse inseguire il proprio sogno senza doverci rinunciare perché non può permetterselo», ha affermato Francesco. Sarebbe bello che ogni bambino potesse avere «un posto come questo dove crescere e stare bene e al sicuro, con qualcuno che ha cura di lui», gli ha fatto eco la piccola Azzurra. Tra i più grandi, Sofia, 18 anni, nata in Argentina ma in Italia da ormai 9 anni, che si sente italiana. Per lei vivere nel nostro Paese «è stata una delle migliori opportunità che i miei genitori mi potessero dare, eppure non è stato sempre facile. Ma ho imparato ad accogliere le mie differenze – ha raccontato -, che mi rendono unica, come ciascuno di noi». Infine Simone, che ha sottolineato come «la voce dei giovani sia fondamentale per cambiare il territorio dal profondo» e che «per guardare non solo al presente ma anche al futuro di un luogo sia necessario progettare insieme a chi quei luoghi li vive ogni giorno, come noi».

E proprio al territorio ha guardato il capo dello Stato, affermando che «questo quartiere è bellissimo perché ci siete voi che siete davvero i protagonisti della vita qui, vi esprimete, vi realizzate guardando al futuro. Con l’impegno in questo comitato di essere padroni del futuro di questo quartiere, di organizzarlo al meglio possibile e farlo sviluppare in modo conforme alle esigenze dei ragazzi che crescono. La vostra volontà – ha detto – riuscirà a superare ogni ostacolo. Voi siete un risultato di questo quartiere e siete un magnifico risultato». Quindi, ricevendo due omaggi dai ragazzi dei laboratori di artigianato e di fumetto del centro, ha aggiunto: «Grazie per questi doni, questo esprime un’ispirazione artistica molto bella».

Nelle parole di Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia, la visita del presidente testimonia «la grande attenzione che Mattarella dedica all’ascolto dei più giovani. È un segnale particolarmente importante qui, a Ostia Ponente dove, pur tra mille difficoltà, i ragazzi e le ragazze sono impegnati in un progetto di trasformazione del quartiere, per arricchirlo di opportunità a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, insieme a tante realtà civiche, a Save the Children e con la collaborazione delle istituzioni locali».

A dare ulteriore rilevanza alla visita, la ricorrenza dei 10 anni da quanto, ricorda ancora Tesauro, «Save the Children introdusse, in Italia, il tema della “povertà educativa” e diede vita alla rete dei Punti Luce, centri educativi che sorgono nelle aree più svantaggiate, per offrire a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti la possibilità di apprendere, confrontarsi con gli altri, sperimentarsi e far fiorire i propri talenti. Le periferie urbane, dove si concentrano tante famiglie con bambini, spesso non offrono spazi, stimoli e opportunità adeguati alla crescita – rileva -, alimentando isolamento e marginalità. In questi contesti, tuttavia, incontriamo ragazze e ragazzi pieni di risorse e talento e crediamo sia fondamentale alimentare la fiducia nelle loro capacità e incoraggiare concretamente le loro aspirazioni per il futuro». Ma questo, per il presidente dell’organizzazione, è possibile «soltanto attraverso un grande investimento nel sistema educativo, formale e non formale, cruciale per il futuro del nostro Paese».

Attualmente la rete dei Punti Luce conta 26 centri in 15 regioni d’Italia: oltre al Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto. Spazi «ad alta intensità educativa», li definiscono, realizzati in quartieri svantaggiati e privi di servizi, che offrono gratuitamente ai bambini, alle bambine e agli adolescenti maggiori opportunità educative. In più, a bambini e adolescenti che vivono in condizioni certificate di disagio economico, vengono garantite anche le “doti” educative: piani individuali che prevedono, tra le altre cose, l’acquisto di libri e kit scolastici, l’iscrizione a corsi sportivi o musicali, la partecipazione a campi estivi e altre attività educative alle quali i minori si mostrano particolarmente inclini.

Dal 2014 ad oggi, i Punti Luce hanno accompagnato più di 55mila bambine, bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni nel loro percorso per apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Oltre 5.655  le doti educative erogate, alle quali, a partire dalla pandemia, si sono aggiunti anche 2.661 sostegni materiali, tra cui 1.217 tablet.

22 marzo 2024