Mattarella alle Fosse Ardeatine a 71 anni dalla strage

Il presidente della Repubblica è tornato sul luogo dell’eccidio dove nel 1944 morirono 335 tra uomini, donne e bambini. Grasso: «Invocare la pace»

Il presidente della Repubblica è tornato sul luogo dell’eccidio dove nel 1944 morirono 335 tra uomini, donne e bambini. Grasso: «Invocare la pace»

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è tornato alle Fosse Ardeatine per onorare, a 71 anni dalla strage, le 335 vittime del nazismo. Fu proprio qui che il capo dello Stato decise di venire il giorno della sua elezione, il primo atto da presidente, un atto quasi dirompente e molto apprezzato. Con la sua Punto grigia, nel pomeriggio del 31 gennaio scorso, Mattarella rese omaggio ai martiri dell’eccidio. Alla cerimonia hanno partecipato anche i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, oltre al ministro della Difesa Roberta Pinotti, il sindaco di Roma Ignazio Marino e il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Bisogna sempre ricordare questi episodi affinché non si ripetano più e costruire un Paese migliore», ha detto al termine Grasso, «e contrastare il terrorismo invocando la pace, così come è stata invocata in questa manifestazione». Dopo il discorso commemorativo di Rosetta Stame, presidente dell’Associazione nazionale dei familiari delle vittime delle Fosse Ardeatine, sono stati ricordati i nomi delle persone che furono uccise come rappresaglia tedesca dopo l’attentato di via Rasella. Quindi sono state pronunciate due preghiere secondo il rito cattolico ed ebraico.

 

24 marzo 2015