Mattarella all’Avis: «Diffondere soprattutto tra i giovani la cultura della condivisione»

Il messaggio al presidente Briola, in occasione dell’88ª Assemblea generale. La gratitudine verso i volontari. «La solidarietà, caposaldo del nostro ordinamento, che prevede anonimato e gratuità»

«Un eccezionale strumento di integrazione, che permette, di fatto, di superare ogni differenza». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella definisce così la donazione del sangue, nel messaggio inviato a Gianpietro Briola, presidente nazionale dell’Associazione volontari italiani del sangue, in occasione dell’88ª Assemblea generale dell’Avis, oggi, 20 maggio, «finalmente in presenza dopo due anni dall’inizio della pandemia». E «mai come oggi – evidenzia ancora il capo dello Stato – abbiamo bisogno di diffondere, soprattutto tra i giovani, la cultura della condivisione».

Nelle parole del capo dello Stato, la gratitudine all’Avis «per l’attività svolta dai suoi volontari, la cui generosità ha permesso di confermare il sistema italiano come un modello virtuoso nel consolidamento e nell’ampliamento delle motivazioni verso il dono». Quindi il riconoscimento dell’impegno con cui l’Associazione è «in prima linea per aiutare la popolazione ucraina, finanziando l’acquisto di medicinali, dispositivi sanitari e l’attivazione di corridoi umanitari. La donazione di sangue – prosegue Mattarella – fonda la sua attività sui principi della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana». E la solidarietà «è un caposaldo del nostro ordinamento che prevede l’anonimato e la gratuità della donazione, condizioni queste che rendono ancora più ammirevole l’attività dei volontari, svolta in silenzio e senza alcuna pretesa di riconoscimento», è il tributo del presidente.

20 maggio 2022