Mattarella al Papa: «I suoi appelli alla fratellanza, semi fecondi di giustizia e pace»

Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione dell’onomastico di Bergoglio. Il riferimento al «drammatico contesto di una congiuntura internazionale segnata da violenze»

«Come Ella ha recentemente dichiarato, “nessuno deve minacciare l’esistenza altrui”. Perfino tale regola fondamentale – questo “livello minimo” di convivenza umana – è posta in discussione nel drammatico contesto di una congiuntura internazionale e, in particolare, mediorientale segnata da violenze, contrasti, pulsioni di rivalsa». Inizia con questo sguardo all’attualità il messaggio indirizzato al Papa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del suo onomastico, oggi, 23 aprile, memoria di San Giorgio.

In questo contesto, prosegue il capo dello Stato, «suonano opportuni e pressanti i Suoi appelli alla salvaguardia degli imprescindibili vincoli di fratellanza, appelli che non cessano di interrogare le coscienze di milioni di donne e uomini di ogni continente e che costituiscono per credenti e non credenti semi fecondi di giustizia e di pace». A Francesco Mattarella rivolge quindi «i più fervidi e sinceri auguri del popolo italiano e miei personali, unitamente ad affettuosi auspici di salute e benessere per la Sua persona. Nella ricorrenza della festa di san Giorgio – conclude -, Le rinnovo, Santo Padre, le espressioni della vicinanza del popolo italiano e della mia massima considerazione per la Sua alta missione apostolica».

23 aprile 2024