Marzo per mamme e bambini, nel municipio X
Oltre 30 appuntamenti in 15 sedi sparse su tutto il territorio: seminari, spettacoli e conferenze per mettere in rete genitori e associazioni
Oltre 30 appuntamenti in 15 sedi sparse su tutto il territorio: seminari, spettacoli e conferenze per mettere in rete genitori e associazioni
Il mese di marzo interamente dedicato alle mamme e ai loro bimbi. Succede nel X municipio di Roma dove con oltre 30 appuntamenti, decine di realtà territoriali coinvolte, seminari, momenti ludici, spettacoli e conferenze scientifiche si sperimenta “Mamme e bimbi in rete – Municipio X e associazioni insieme per innovare il sociale”, prima edizione di un’iniziativa realizzata dall’assessorato capitolino al Welfare e alla salute, con il patrocinio della Regione Lazio e la collaborazione delle Biblioteche di Roma.
Un grande contenitore che vuole spingere le mamme ad “uscire” dalle loro case e buttarsi nella mischia insieme alle altre, confrontandosi, aiutandosi, informandosi. Tutto insieme ai loro bambini. Coinvolte numerose associazioni che hanno offerto gratuitamente il loro contributo come: Mamme care, Punto D, Abile mente onlus, Casato filo della rosa, Forum delle associazioni familiari del Lazio e molte altre. Tutti gli incontri si svolgeranno in 15 location sparse sul territorio del X municipio, come la Città dei mestieri, il Parco della Madonnetta, la Torretta di piazza Capelvenere, il Centro sociale polivalente e le biblioteche Elsa Morante di Ostia e Sandro Onofri di Acilia.
«Sono iniziative finalizzate a riflettere e suggerire idee nuove alle mamme – ha spiegato Emanuela Droghei, assessore al Welfare e alla salute del comune di Roma – con l’obiettivo di creare una rete tra donne/mamme/genitori e associazioni che vivono nello stesso territorio. Tra i tanti appuntamenti, c’è la possibilità di riflettere su molti temi, approfondire degli argomenti ma anche divertirsi e imparare qualcosa di nuovo».
E tra le novità assolute, ci sono, ad esempio, gli incontri di mindfulness. «Si tratta di esercizi di respirazione che aiutano a essere più consapevoli del momento presente e nelle mamme che sono sempre tanto indaffarate questo si traduce in un’attenzione alla relazione tra mamma e bimbo – spiega la psicologa Alessandra Costantini, volontaria presso l’Istituto per la prevenzione del disagio minorile -. Prese da tanti impegni, alle mamme qualcosa sfugge. Attraverso la pratica di consapevolezza e il dialogo in gruppo – continua – è possibile apprendere come vivere pienamente le gioie e le sfide di questo momento e come coltivare capacità che dureranno nel tempo, per vivere in modo più completo ed essere genitori più consapevoli, amorevoli e attenti».
Il progetto “Mamme e bimbi in rete” è unico nel suo genere e la speranza è di proporlo nuovamente, dopo questa prima esperienza. Tra gli appuntamenti in calendario, consultabili su www.socialereale.it, ci sono gli incontri a sostegno dei genitori, come “Il rettangolo del comportamento” un seminario sulla comunicazione efficace per imparare a distinguere tra comportamenti accettabili e non; il laboratorio con giochi e quiz che insegna alle mamme come farsi obbedire dai figli. Eventi pratici, come il corso per la disostruzione pediatrica, seminari con logopedisti e l’incontro dove si affronta il tema del ruolo dei genitori e quello dei nonni. Il 28 marzo poi la tavola rotonda su “Vaccini e autismo”, tema molto dibattuto negli ultimi anni. Tra le tante attività proposte ci sono anche i mercatini della solidarietà, il corso di yoga e di baby massaggio, e poi molte iniziative dedicate al linguaggio, tra cui il laboratorio ludico dove mamme e figli inventano insieme nuove favole.
Soddisfatto il presidente del municipio X, Andrea Tassone, che registra «una grande partecipazione di realtà sociali, vero motore per un confronto di esperienze sul nostro territorio», mentre la psicologa Alessandra Costantini ammette: «In base alla mia esperienza di volontariato all’interno dell’Istituto per la prevenzione del disagio minorile, posso affermare che eventi come questi sono fondamentali per fare rete, per permettere alle famiglie di conoscersi tra loro e far conoscere loro quante associazioni esistono sul territorio, strutture che fanno il massimo per poter accogliere, sostenere e indirizzare il singolo, i genitori le famiglie».
4 marzo 2015