Marocco: salito a 2.122 il numero dei morti

Cresce il bilancio delle vittime nel sisma che ha colpito il Paese l’8 settembre. Intanto si scava ancora, in cerca di superstiti. Il Papa all’Angelus: «Vicino al popolo del Marocco». Aiuti da 4 Paesi. Il presidente Mattarella: «Disponibili a contribuire ai soccorsi»

Dopo la terza notte in strada a Marrakech, si scava ancora a mani nude tra le macerie, in cerca di superstiti al terremoto che ha colpito il Marocco nella tarda serata di venerdì 8 settembre, provocando 2.122 morti e circa 2.400 feriti gravi, stando agli ultimi dati. Ingenti i danni materiali. Case inagibili e strade e vicoli bloccati dalle macerie. Oltre 300mila, complessivamente, le persone colpite.

In moto la macchina degli aiuti, anche se il ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato, dopo una «valutazione precisa» dei bisogni, solo l’aiuto offerto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, «tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente». Il governo del Marocco non esclude comunque la possibilità di chiedere aiuti ad altri Paesi, qualora lo ritenesse necessario. Tra quanti si sono resi disponibili, oltre alla Francia –  che ha rapporti molto stretti con il Marocco a livello politico, diplomatico, storico e sociale – anche l’Italia. «Sono in contatto con il ministero degli Esteri al quale ho espresso le condoglianze del governo – le parole del titolare della Farnesina Antonio Tajani su Twitter -. Abbiamo messo a disposizione team di emergenza e sostegno sanitario. Ringrazio la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakesh».

Immediato l’aiuto offerto dalla Conferenza episcopale italiana, che ha già stanziato 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. E anche il Papa, dopo il telegramma inviato sabato 9 settembre, nell’Angelus di ieri, domenica 10, è tornato a esprimere la sua «vicinanza al caro popolo del Marocco, colpito da un devastante terremoto». Affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo apostolico, in piazza San Pietro, ha detto: «Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita – tanti! – e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente; il concreto aiuto di tutti possa sostenere la popolazione in questo tragico momento: siamo vicini al popolo del Marocco!», l’esortazione del pontefice.

Ha parlato di «immensa tristezza» anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, in un messaggio inviato all’indomani del terremoto, sabato 9, al re del Marocco Muhammad VI. «In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze – si legge nel testo -. Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso».

11 settembre 2023