Maria Chiara Carrozza, prima donna alla guida del Cnr

Nominata dal ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, sarà in carica per i prossimi 4 anni. Le Acli: «Bellissima notizia»

Con il decreto firmato ieri, 12 aprile, il ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa ha nominato Maria Chiara Carrozza presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). È la prima volta di una donna alla guida del principale ente di ricerca italiano. «Voglio augurare buon lavoro al neopresidente e ringrazio il presidente Massimo Inguscio per il grande lavoro svolto in questi anni», le parole del ministro, che ha osservato come con la nomina del presidente – che resterà in carica per i prossimi 4 anni -, il Cnr «torna a essere nel pieno delle sue funzioni organizzative e gestionali, oltre che scientifiche». Messa, ancora, definisce «strategico per la crescita di tutto il Paese e per la competitività internazionale» il ruolo che il Consiglio nazionale delle ricerche sarà chiamato a svolgere nei prossimi anni: «Un vero motore, in modo trasversale su tante tematiche e settori, per valorizzare e fare emergere le tante potenzialità che esistono nel sistema della ricerca italiana».

Già ministro dell’Istruzione, università e ricerca nel 2013, Carrozza – nata a Pisa nel 1965 – ha nel suo bagaglio una ricca esperienza nella gestione della ricerca a livello nazionale e internazionale, insieme a una solida esperienza nel settore delle tecnologie più avanzate maturata presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che nel 2017 l’ha portata nella rosa internazionale delle 25 donne della robotica. Della Scuola Superiore Sant’Anna – dove è docente ordinario di Bioingegneria industriale – è stata anche rettore: la più giovane in Italia. Dirige e conduce ricerche nei settori della biorobotica, della biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti. Tra le altre cose, è direttore scientifico dell’Irccs Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.

«Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva», ha detto Carrozza, ringraziando il ministro Messa e il Comitato di selezione «per la fiducia riposta nella mia persona». E ha aggiunto: «Confido sull’aiuto e sulla collaborazione di tutte le ricercatrici e ricercatori dell’ente, sulle loro preziose indiscusse competenze e sul loro
entusiasmo. Insieme dobbiamo riportare al centro dell’attenzione sociale, economica e politica la ricerca, unico volano per la ricostruzione del Paese e il futuro dei giovani».

Dalle Acli, in una nota diffusa in serata, parlano della nomina di Maria Chiara Carrozza come «una bellissima notizia» che «ci dà speranza per il futuro. Oggi – si legge nel testo – abbiamo bisogno di competenza e autorevolezza e siamo felici che sia stata scelta una donna alla guida del più importante e autorevole ente di ricerca italiano che rappresenta un settore fondamentale per la ripartenza del nostro Paese».

13 aprile 2021