#Mapparoma. Come cambia la città

Il cambiamento della città e dei romani raccontato a livello territoriale. Salvatore Monni (Roma Tre): «Chiavi di lettura utili anche a sacerdoti e operatori pastorali»

La maggior parte dei romani laureati abita ai Parioli, mentre a Tor Cervara solo il 5 % degli abitanti ha fatto studi universitari. Il quadrante nord-est di Roma, da Fidene a Tor Bella Monaca, è quello su cui grava la maggior parte degli alloggi popolari. Un solo municipio della Capitale, il II, presenta un indice di sviluppo umano elevato, analogo, ad esempio, a quello del Nord Europa o del Canada; mentre ce ne sono tre con un valore particolarmente basso: il IV, il VI e l’XI. «Questi dati ci dicono che a Roma nascere in un quartiere piuttosto che in un altro vuol dire avere diverse opportunità»: a spiegarlo è Salvatore Monni, professore associato presso il dipartimento di Economia dell’Università degli Studi Roma Tre, ideatore di #Mapparoma insieme a Keti Lelo, ricercatrice di storia economica al dipartimento di Economia aziendale a Roma Tre, e a Federico Tomassi, dirigente all’Agenzia delle entrate ed esperto del Comitato economico e sociale europeo a Bruxelles.

Monni è protagonista di alcuni incontri on line promossi dalla diocesi e pensati per i parroci e i membri delle équipe pastorali; il prossimo è in programma il 28 maggio, alle 19, sulla piattaforma Zoom. I dati e le cartine di #Mapparoma, in continuo aggiornamento, «mostrano con un livello di dettaglio territoriale molto fine le caratteristiche urbanistiche, demografiche, sociali, economiche e politiche della città», spiega. Lo scopo di questo lavoro, prosegue il professore, è quello di «fornire chiavi di lettura su come cambia la città e i romani che la vivono, a tutti coloro che amano e desiderano conoscere meglio Roma, agli amministratori che devono pensare e disegnare le politiche, ai ricercatori che studiano in dettaglio le dinamiche urbane, ai giornalisti per approfondire le notizie di cronaca». E naturalmente ai sacerdoti e agli operatori pastorali, chiamati a prestare servizio in una determinata zona della città, con caratteristiche proprie.

«Credo che visitare questo sito possa essere utile a ciascuna comunità parrocchiale della diocesi, come strumento aggiuntivo che consenta di leggere il proprio territorio urbanistico, in continuo cambiamento», sottolinea il vicegerente, l’arcivescovo Gianpiero Palmieri. «Le prime 26 mappe pubblicate sul blog sono confluite in un libro edito da Donzelli, “Le mappe della disuguaglianza” – ricorda Monni -, mentre un nuovo libro è in uscita per metà giugno: “Le sette Rome”, che raccoglie le mappe al tempo del Covid».

26 maggio 2021