“Mamma che buoni!”: Ac e Telethon insieme per la festa della mamma

L’Azione cattolica di Roma diventa punto di distribuzione dei cuori di biscotto per la ricerca, fino al 7 maggio. L’iniziativa proposta a tutte le parrocchie

Un dono doppiamente “buono”. In occasione della Festa della mamma, che in Italia ricorre tradizionalmente la seconda domenica di maggio, l’Azione cattolica diocesana aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione Telethon a favore della ricerca per lo studio delle malattie genetiche rare. Nata trent’anni fa dall’appello di un gruppo di mamme dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare (Uildm) e denominata “Io per lei. Al fianco di tutte le mamme che credono nella ricerca”, l’iniziativa prevede la vendita di scatole di biscotti a forma di cuore e al gusto di cacao.

«L’Ac di Roma rinnova così a livello locale l’alleanza nazionale attiva tra Azione cattolica e Telethon – spiega Chiara Sancin, segretario diocesano dell’associazione laicale -. Abbiamo coniato anche uno slogan personalizzato e diffuso sulla nostra pagina Facebook: “Non perdere questo incontro con la ricerca! Prendi anche tu la tua scatola! Mamma che buoni questi cuori di biscotto! ColAzione Cattolica!». Già dallo scorso lunedì, 26 aprile, e fino al 7 maggio, «il nostro Centro diocesano è punto di distribuzione dei cuori di biscotto per la ricerca – aggiunge – ed è inserito nella mappa dei luoghi e delle piazze dove Telethon allestirà da questo fine settimana i propri punti di raccolta. Abbiamo proposto l’iniziativa a tutte le parrocchie romane nei giorni scorsi: chiunque voglia farsi promotore della vendita può passare direttamente nei locali di via della Pigna in orario di apertura del centro diocesano o prenotare le confezioni di biscotti all’indirizzo segreteria@acroma.it, compilando anche l’apposito form presente sul sito dell’Ac di Roma».

Il costo di una scatola di dolci prodotti dalla pasticceria genovese Grondona è di 12 euro ma se se ne acquistano due o più il prezzo scende a 10 euro a confezione. Sancin sottolinea come «questo è anche un modo, oltre che per fare rete, per aprirsi al territorio e per far conoscere la nostra realtà, le nostre iniziative oltre che i nostri sussidi, dato che la vendita è aperta a tutti e nel centro diocesano si troverà sempre qualcuno pronto ad illustrare la nostra proposta e i materiali pensati per la formazione o per la preghiera». L’aprire le porte del centro diocesano – specie dopo il periodo di chiusure a motivo delle restrizioni per l’emergenza sanitaria – è stata anche «l’occasione «per risistemare gli ambienti – dice ancora la referente – così da mostrare al meglio la sede storica dell’Ac di Roma, in pieno centro della città».

30 aprile 2021