“Mai più spose bambine”, la campagna di Amnesty International

Due giornate, il 1° e l’8 marzo, a Roma Tre per approfondire i temi. Si stima che 37mila ragazze ogni giorno vengano costrette al matrimonio

Due giornate, il 1° e l’8 marzo, a Roma Tre per approfondire i temi dell’iniziativa. Si stima che 37mila ragazze ogni giorno nel mondo vengano costrette al matrimonio

“Mai più spose bambine”: questo il tema della campagna di Amnesty International che approda oggi, martedì 1° marzo, e martedì 8 all’Università Roma Tre. L’obiettivo è porre fine ai matrimoni forzati e precoci nel mondo. Di questo si parla, oggi pomeriggio, nel seminario di approfondimento presso il Dams dell’ateneo, alla presenza di Anna Lisa Tota (Roma Tre), Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia) e l’autrice e attrice Isabel Russinova. In serata poi, presso il teatro Palladium (piazza Bartolomeo Romano 8), va in scena in anteprima nazionale lo spettacolo “Safa e la sposa bambina”.

L’8 marzo, sempre al teatro Palladium sarà proiettato il film “La sposa bambina”, di Khadija al-Salami (Yemen, 2014) di prossima uscita in Italia. Interverranno Aldo Ciolfi (Barter Entertainment) e Riccardo Noury. «Secondo le stime del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) – spiegano da Amnesty – 13.5 milioni di ragazze ogni anno nel mondo sono costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più vecchi di loro: 37mila bambine ogni giorno alle quali, di fatto, viene negata l’infanzia. Isolate, sono sottoposte a violenze e abusi. Molte di loro rimangono incinte immediatamente».

1° marzo 2016