Maggio 1996, l’apertura della Missione cittadina

Su Roma Sette la veglia di Pentecoste presieduta da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro

«Un grande richiamo alla fede e alla conversione»: così il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma, ha definito la Grande Missione Cittadina (proposta dal Papa per la prima volta l’8 dicembre scorso), che ha avuto ieri il suo solenne inizio con la Veglia di Pentecoste presieduta dal Santo Padre a piazza San Pietro.

La Chiesa di Roma, che si prepara a celebrare il grande Giubileo del 2000, si è ritrovata in stretta comunione di fede e di preghiera con il suo Pastore per implorare dallo Spirito Santo la grazia di una rinnovata presenza missionaria dentro la città.

Alla Veglia, durante la quale Giovanni Paolo II ha celebrato l’Eucarestia sul sagrato della Basilica Vaticana, hanno preso parte tutte le componenti della comunità ecclesiale diocesana: sacerdoti, religiose e religiosi, parrocchie, associazioni, movimenti. Si sono prenotati oltre sessantamila fedeli, mentre i preti concelebranti (compresi i Cardinali e i Vescovi presenti nella Diocesi) erano circa 1.400.

Alla fine della Messa, il Papa ha consegnato al Cardinale Ruini un Evangeliario, che, in questa mattina, viene intronizzato nella Basilica di S. Giovanni in Laterano. Vi rimarrà esposto per tutta la durata della Missione Cittadina, fino al grande Giubileo dell’anno 2000, come segno dell’impegno della Chiesa di Roma a diffondere il Vangelo «nella città degli uomini». Lo stesso segno si ripeterà in tutte le chiese romane, in questa domenica di Pentecoste.

In piazza S. Pietro, era presente un’immagine di Maria «Salus Populi Romani», che, dopo la celebrazione eucaristica, è stata accompagnata dai fedeli in pellegrinaggio fino alla Basilica di S. Maria Maggiore, il più  antico santuario romano della Capitale.

26 maggio 1996