L’Università Cattolica in festa per il Sacro Cuore

Le celebrazioni inaugurate dal rettore Anelli, che ha consegnato i riconoscimenti al personale. L’omaggio all’arcivescovo Tomasi e a Maria Pia Garavaglia

Le celebrazioni inaugurate dal rettore Anelli, che ha consegnato i riconoscimenti al personale in servizio da 20 anni. L’omaggio all’arcivescovo Tomasi e a Maria Pia Garavaglia   

È stato il rettore Franco Anelli a inaugurare ieri pomeriggio, martedì 7 giugno, le celebrazioni dell’Università Cattolica per la solennità del Sacro Cuore di Gesù, nella sede romana dell’ateneo. Un appuntamento condotto dalla giornalista televisiva Lorena Bianchetti, nel corso della quale il preside della Facoltà di Medicina e chirurgia Rocco Bellantone ha consegnato il decreto di nomina a professore emerito della Cattolica ai docenti Giovanni Fadda, Guido Gainotti, Salvatore Mancuso e Giovanni Battista Gasbarrini. Un riconoscimento alla loro carriera, «spesa al servizio dei malati, degli studenti e della trasmissione del sapere».

Anelli ha utilizzato le parole di Pascal per ricordare che «noi conosciamo la verità non solo con la ragione ma anche con il cuore». Questo connubio, ha evidenziato, «emerge con forza nell’approccio agli studi medici che caratterizza la nostra facoltà». Quindi ha consegnato un riconoscimento a suor Giuseppina, una religiosa che ha prestato servizio per cinquant’anni e ancora, a titolo volontario, continua ad offrire la sua opera e il suo sostegno ai bambini malati e alle loro mamme. Come consuetudine, sono state attribuite anche le targhe di benemerenza al personale non docente della facoltà di Medicina e chirurgia dell’ateneo e della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli con 20 anni di servizio, per sottolinerare il ruolo di tutti gli operatori nella vita dell’istituzione.

Nella stessa giornata, l’Università Cattolica ha reso il suo omaggio anche all’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, già osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu e oggi membro del Pontificio Consiglio giustizia e pace. A lui il rettore Anelli ha espresso «stima e riconoscenza» per la preziosa opera che «nel corso della sua lunga e assai significativa esperienza di uomo di fede, educatore, missionario e diplomatico al servizio della Chiesa, ha svolto e tuttora svolge con encomiabile dedizione alla causa della giustizia e della pace». Monsignor Tomasi, le parole del rettore, «ha contribuito a rendere questo mondo un posto migliore. La sua costante e speciale attenzione verso i popoli e le persone che, nel mondo, patiscono soprusi e violenze causati da guerre, povertà e discriminazioni (religiose, politiche, sociali) fa di lui un punto di riferimento autorevole per i credenti e per tutti gli uomini di buona volontà».

Il riconoscimento della Cattolica è andato anche a Maria Pia Garavaglia, già ministro della Salute e presidente generale della Croce rossa italiana, che, nelle motivazioni sintetizzate da Anelli, si è distinta «per avere offerto un significativo e originale impulso» all’evoluzione «delle politiche sanitarie e socio-assistenziali del nostro Paese», accompagnando questo sforzo con l’impegno a «promuovere nella società e nelle istituzioni una rinnovata consapevolezza del valore sociale, oltre che personale, della salute». Della senatrice, che è stata tra l’altro anche vice sindaco della Capitale, ex allieva dell’ateneo, Anelli ha evidenziato la «chiara e coerente testimonianza di un’idea della persona umana come portatrice di diritti inalienabili, i quali esigono di essere garantiti anche nel corso di guerre e combattimenti. L’intelligenza, la conoscenza, l’umanità del personale sanitario – ha detto ancora il rettore – non arrivano per caso a fianco del letto del paziente ma perché qualcuno ha costruito un ospedale. Alla politica possiamo chiedere che ci aiuti a organizzare le nostre strutture ospedaliere in modo che rispettino sempre la dignità delle persone». Emozionata la replica di Garavaglia: «Devo tutto alla Cattolica».

8 giugno 2016