L’Unitalsi di Roma e Lazio in pellegrinaggio in Polonia

L’iniziativa dal 2 al 9 luglio, sulle orme di Giovanni Paolo II, nella memoria della Shoah, con la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau

Sulle orme di Giovanni Paolo II, dalla sua infanzia alla giovinezza, fino al pontificato. Da domani, 2 luglio, fino a martedì 9 luglio i soci dell’Unitalsi romana e laziale, tra cui persone con disabilità e sacerdoti, si metteranno in cammino per un pellegrinaggio in Polonia, nella memoria della Shoah, con la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Ad accompagnarli, la presidente della sezione Preziosa Terrinoni e don Roberto Fabbiani, parroco di Marta, in provincia di Viterbo.

Il programma prevede la visita al villaggio che diede i natali al Papa santo, Wadowice, e a Czestochowa, dove Wojtyla si recò decine di volte, da ragazzo, da sacerdote, da arcivescovo e poi da Papa, per inchinarsi davanti all’icona della Madonna Nera, nel Monastero di Jasna Góra. I pellegrini si recheranno anche al santuario a lui dedicato a Cracovia, dove nel 2016 Papa Francesco ha celebrato la Giornata mondiale della gioventù. Un’altra tappa del pellegrinaggio prevede la visita al santuario dedicato a suor Faustina Kowalska. In seguito, i pellegrini si recheranno nei luoghi che conservano la memoria della Shoah: i campi di Auschwitz e Birkenau e il ghetto ebraico a Varsavia.

«Il pellegrinaggio in Polonia per l’Unitalsi non è meno importante e significativo di altri – dichiara Terrinoni -, soprattutto per il messaggio che comunica sulla sofferenza come segno della presenza di Dio, fonte di speranza per molti dei pellegrini che partono con noi, afflitti da malattie spesso limitanti. Papa Giovanni Paolo II – prosegue la presidente della sezione romana-laziale – è stato un esempio di grazia e fiducia nel dolore per tutti noi, mentre i luoghi della Shoah ci ricordano l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco, unica arma contro l’odio e l’indifferenza».

1° luglio 2019