Lumsa, inaugurato il complesso “Giubileo”

Una residenza per studenti fuori sede, il polo dei servizi amministrativi e di segreteria e una nuvoa biblioteca centralizzata da oltre 200 posti

Una residenza per studenti fuori sede, il polo dei servizi amministrativi e di segreteria e una nuvoa biblioteca centralizzata da oltre 200 posti, aperta al quartiere

Completata e inaugurata l’opera di restyling della Lumsa (Libera Università Maria Santissima Assunta). L’ateneo, fondato nel 1939 da Luigia Tincani, ha un nuovo campus: il complesso “Giubileo”, che comprende una residenza per gli studenti fuori sede, il polo destinato ai servizi amministrativi e di segreteria e una nuova biblioteca centralizzata che può ospitare fino a 206 studenti, della quale potrà avvalersi anche il quartiere. Inaugurazione avvenuta venerdì 16 dicembre con il taglio del nastro da parte del neo ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, alla sua prima uscita pubblica, del rettore della Lumsa Francesco Bonini e del suo predecessore Giuseppe dalla Torre.

La struttura, a due passi dalla basilica di San Pietro e da Castel Sant’Angelo, è stata benedetta dal cardinale Attilio Nicora, presidente del consiglio di amministrazione dell’università. Un edificio modernissimo, tutto in vetro, acciaio, corian e mattoncini rossi che rievocano il Passetto di Borgo, quel tratto delle Mura Vaticane che collega il Vaticano con Castel Sant’Angelo. Sviluppato in sei piani, due dei quali interrati, ospita la nuova residenza per gli studenti: 23 camere di cui 17 doppie e 6 singole. Gli ampi spazi comuni comprendono una sala Tv, una sala musica, una sala relax, una palestra e un’ampia cucina. La biblioteca, intitolata a “Giorgio Petrocchi”, riunisce il patrimonio librario della sala della biblioteca posta al IV piano della sede storica dell’ateneo, delle biblioteche di facoltà e di dipartimento per un totale di 150mila volumi di umanistica, pedagogia, filosofia, scienze della comunicazione, diritto ed economia, bioetica. Al secondo piano interrato sono inoltre visitabili alcuni tratti di muri in laterizi, di epoca romana, lunghi circa 28 metri, scoperti durante l’esecuzione dei lavori, svolti sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, che hanno permesso il recupero di numerosi reperti catalogati e conservati in 600 cassette.

«Il diritto allo studio è una chiave indispensabile per migliorare il benessere della società, per renderla più umana e inclusiva» ha affermato il neo ministro Valeria Fedeli, evidenziando che alla realizzazione dell’opera ha contribuito anche il Miur con 4 milioni di euro, mentre ulteriori 100 milioni di euro sono stati destinati ad altre 22 residenze universitarie, per un totale di 3.300 posti ed entro fine gennaio sarà pubblicato il nuovo bando. «La qualità della scuola dipende da insegnanti di qualità: è da loro che dipende il futuro», ha aggiunto, sottolineando che la Lumsa «tiene insieme la tradizione con l’innovazione e il cambiamento. Obiettivo dell’ateneo deve essere quello di innovare, coinvolgere senza escludere, procedere senza dividere, dialogare senza urlare, costruire una società che rispetta il pluralismo, sostenendo i migliori, senza dimenticare coloro che non hanno avuto le condizioni per partecipare».

Il rettore Francesco Bonini ha ricordato che la riqualificazione e la ricostruzione del complesso “Giubileo” è avvenuta tra due Giubilei, quello del 2000 e quello straordinario della Misericordia, appena concluso. «La Lumsa ha tre formule programmatiche – ha proseguito -: democrazia del merito, che non è un ossimoro ma vuole valorizzare i migliori e far crescere anche il tessuto sociale; qualità del titolo di studio, attraverso un’attenzione mirata alla personalità di ogni singolo studente; e valore sociale, consapevolezza cioè del ruolo che ha l’università anche nell’orientamento al lavoro». Per questo motivo è stato avviato lo scorso anno Lumsa Talent Academy, un progetto formativo che prevede un programma di attività e servizi finalizzati a fornire una qualificata formazione agli studenti e ai laureati, per prepararli all’inserimento nel mondo del lavoro. Nell’ottica della crescita dell’offerta formativa sarà presto varato un dottorato internazionale in “Umanesimo contemporaneo”. Per il cardinale Nicora con il nuovo complesso l’Ateneo «ha la capacità di darsi strumenti e strutture moderne, belle e accoglienti con i segni di una civiltà antica che qui a Roma nacque prima del cristianesimo ma fu poi profondamente segnata dalla storia umana».

Con il nuovo polo universitario è stato possibile avviare un processo di riqualificazione e recupero di una parte del Passetto di Borgo, un progetto che per Giuseppe dalla Torre, rettore della Lumsa dal 1991 al 2014, «mette insieme antico e nuovo» allo scopo di fornire nuovi spazi agli studenti e una residenza ai fuori sede, ma anche di «dare qualcosa al quartiere e a tutta la città. Perché l’università deve essere un punto di raccordo». «In questo momento storico in cui Roma stenta a ripartire – ha affermato Sabrina Alfonsi, presidente del I municipio – è importante raccontare anche quanto di positivo avviene in città». Da ultimo, è toccato all’ingegnere Maurizio Russo, della direzione tecnica della Lumsa, illustrare i dettagli del lavoro ultimato.

19 dicembre 2016