Luigi Sbarra è il nuovo segretario generale della Cisl

L’elezione con 168 voti su 173 e il ricordo di Franco Marini. «Cambiamo il Paese in quel che c’è da cambiare per renderlo più giusto, aperto e inclusivo»

Il Consiglio generale della Cisl, riunito ieri, 3 marzo, a Roma, ha eletto il nuovo segretario generale: è Luigi Sbarra, che ha ottenuto 168 consensi su 173 votanti. Sessantuno anni, nato a Pazzano, in provincia di Reggio Calabria, il 28 marzo 2018 era stato eletto segretario generale aggiunto della Cisl. Ora raccoglie il testimone da Annamaria Furlan, che lascia la guida del sindacato di via Po dopo quasi sette anni. «Passo il testimone in mani sicure», le sue parole.

I lavori si sono aperti con il ricordo, in un video, dell’ex segretario generale Franco Marini, scomparso il 9 febbraio scorso: sullo schermo le immagini di una vita trascorsa nella Cisl, accanto ai lavoratori. «Un grande uomo che ha fatto tanto per la Cisl, per il sindacalismo italiano, per il Paese – lo ha ricordato il neo segretario -. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Se ne è andato un amico, un padre nobile, un grande orgoglio per la nostra organizzazione, una vera riserva dello Stato – ha aggiunto -. Un uomo che ha reso più forte la democrazia italiana, dedicando l’intera vita alla difesa dei lavoratori, ai più deboli, alla costruzione del bene comune. Un mediatore infaticabile, di lui mancherà tutto. L’apparente bruschezza dei modi, che nascondeva un carattere dolce, umile, umano. La capacità di leggere le complessità e di assumere decisioni giuste, lontane dalle sirene del populismo e della demagogia. La concretezza e la propensione a disinnescare conflitti e a edificare concordia».

Nella relazione dopo l’elezione, inevitabile il tema della pandemia, con «il picco di oltre 9 milioni di persone in cassa integrazione» e il pericolo di «perdere centinaia di migliaia di posti di lavoro nel 2021», dopo «i quasi 500mila» già persi nell’ultimo anno. Tra gli obiettivi da perseguire nell’immediato, secondo Sbarra, «la piena realizzazione del piano vaccinale e la proroga delle protezioni sociali, a cominciare dall’estensione del blocco dei licenziamenti, degli ammortizzatori e delle indennità Covid».  Quanto all’impegno del sindacato, ha affermato: «Cambiamo il Paese in quel che c’è da cambiare per renderlo più giusto, aperto, inclusivo, ricco di opportunità, di lavoro, di vita. Per l’Italia il tempo del coraggio è adesso. La Cisl, come sempre, c’è. E farà fino in fondo la sua parte».

Tra i temi toccati dal neo segretario, anche la questione femminile. «L’Italia – ha affermato – sarà tanto migliore quanto più a costruirla saranno le donne. Va allora colmato il divario occupazionale e salariale, così come va favorito e incoraggiato il welfare contrattuale volto alla conciliazione tra vita e lavoro». Quanto ai giovani, ha continuato, «serve un “patto tra generazioni” che garantisca equità e faccia in modo che migliaia di cervelli non debbano più essere costretti ad emigrare, cosa che potrà avvenire se miglioreranno le possibilità di accesso al mondo del lavoro. Il futuro non può che fondarsi sui giovani». Più in generale, «serve una svolta sullo Stato sociale, rispetto ambientale, sostegno alla terza età, cominciando con la rivalutazione dei trattamenti delle pensioni e con una riforma della flessibilità in uscita più sostenibile che parta dal presupposto che i lavori non sono tutti uguali».

4 marzo 2021