Luglio 1984, una piazza per Papa Roncalli

Su Roma Sette l’inaugurazione di Largo Giovanni XXIII con il cardinale vicario Poletti all’inizio di via della Conciliazione

Al Papa Giovanni XXIII la città di Roma ha voluto dedicare una grossa area di circolazione: il largo all’inizio di via della Conciliazione, dalla parte di Castel Sant’Angelo. Si trattava di un impegno morale che l’Amministrazione comunale ha voluto mantenere per ricordare degnamente il grande Pontefice.

Lo ha ricordato allo scoprimento della lapide marmorea l’Assessore Mario Di Bartolo, assessore alla Polizia Urbana e Toponomastica, che alla cerimonia rappresentava il Sindaco di Roma. Erano presenti il Cardinale Vicario, il Nunzio Apostolico in Italia Mons. Romolo Carboni, il Vescovo Fiorino Tagliaferri, Presidente della Commissione della Cei per i Laici, P. Ippolito Mazzucco della Segreteria di Stato, il Presidente Provinciale dell’EPT, Raffaele Travagliani di S. Rita, il Segretario generale del Comune Jozzia, il Col. Pasquale Cannistrà in rappresentanza del Comandante della Regione e il Gen. Francesco Russo comandante del Corpo dei Vigili Urbani.

Il Cardinale Vicario ha ricordato la simpatia che papa Giovanni XXIII suscitava, per la sua bontà comunicativa e per il rapporto d’istintiva cordialità che lo legava a tutte le persone che lo avvicinavano. Ed ha quindi proseguito con le seguenti parole: Papa Giovanni XXIII era una bontà intelligente, che sapeva rispettare in ciascuno le sue competenze e che portava con semplicità la sua grande responsabilità e autorità di Pastore della Chiesa universale. Così lo hanno conosciuto e amato il popolo di Roma, il popolo d’Italia, i popoli del mondo.

È bello dunque che la sua presenza resti in modo particolare nella città di Roma legata ad un luogo di grande passaggio. è proprio in questo largo, che la sera dell’11 ottobre del 1963, in apertura del Concilio Vaticano II, partì quella fiaccolata spontanea di giovani, che giunta in piazza S. Pietro attraverso via della Conciliazione voleva rendere omaggio al Papa.

Fu quella sera che il Papa, improvvisando, uscì nella memorabile, bellissima e delicata espressione: “Quando tornerete alle vostre case”, incontrerete i vostri bambini; fate loro una carezza e dite loro: è del Papa!”. è un segno di quella bontà spontanea, sincera, profonda, autentica, che ha retto tutta la vita di Papa Giovanni XXIII. Essa rimarrà certo nella mente dei credenti e nella mente dei popoli.

Papa Giovanni XXIII rimarrà nella storia anche come un grande Pontefice per tre monumenti indistruttibili: le due encicliche “Mater et Magistra” e la “Pacem in terris”, che hanno introdotto con grande autorità la Chiesa cattolica nei grandi problemi del mondo moderno: problemi sociali, problemi umani, di terribili dimensioni. Papa Giovanni XXIII ha posto la Chiesa in un rapporto muovo con il mondo moderno, complesso, diviso sovente, ma tutto rivolto ad un bisogno di unità, che si chiama pace. A questi due monumenti si aggiunge un terzo, che certamente è destinato a rimanere nei secoli una tappa fondamentale della storia della Chiesa: il Concilio Vaticano II.

“Ho ricordato solo queste poche cose – concludeva il Card. Poletti – Prego Dio che la benedizione che Papa Giovanni XXIII tante volte ha donato alla città di Roma, non soltanto ufficialmente dalla piazza S. Pietro, ma nelle sue frequenti e sistematiche visite alle parrocchie e alle borgate di Roma, continui dal Cielo sulla sua Diocesi, perché i valori umani, i valori della giustizia e della pace emergano sempre più, illuminati dalla luce del Vangelo”. (L. M.)

1 luglio 1984