L’Ue condanna l’annessione delle regioni ucraine

Da Bruxelles la dichiarazione dei membri del Consiglio: atto «illegale» con cui «la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale». L’Europa «risolutamente con l’Ucraina»

La dichiarazione dei membri del Consiglio europeo è arrivata nel pomeriggio stesso in cui il presidente russo guidava la cerimonia per l’annessione delle quattro regioni ucraine, il 30 settembre: «Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson».

Con questa «annessione illegale» che l’Ue e i suoi stati membri non riconosceranno mai, si legge ancora nel testo della dichiarazione, «la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale». I referendum illegali, nell’analisi del Consiglio europeo, sono «pretesto per una ulteriore violazione dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Tali decisioni sono nulle e non possono produrre alcun effetto giuridico di sorta», evidenziano, ribadendo la posizione dell’Ue, «risolutamente con l’Ucraina e il suo popolo». Quindi, il monito: le minacce nucleari, la mobilitazione militare, l’annessione «non scuoteranno la nostra determinazione», per cui da un lato si aumenterà la pressione sulla Russia e dall’altra si fornirà all’Ucraina «un forte sostegno economico, militare, sociale e finanziario per tutto il tempo necessario».

Pubblicata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la dichiarazione ha incassato il sostegno anche dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e dell’Alto rappresentante Josepe Borrell. Anche la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola dichiara in un video che «ora più che mai è il tempo di restare uniti al fianco dell’Ucraina contro l’aggressore».

3 ottobre 2022