Luca Serangeli confermato presidente dell’Us Acli di Roma

Lo ha eletto il congresso riunito online sulla piattaforma Zoom. Consegnati il Premio Bearzot e le benemerenze “Spiga di bronzo” a tecnici e dirigenti

Luca Serangeli è stato confermato alla guida dell’Unione sportiva Acli di Roma. Lo ha eletto il XVI congresso, riunito online sulla piattaforma Zoom, che ha visto la presenza di numerose società e dirigenti. All’ordine del giorno, il ricordo di Claudio Butera, dirigente U.s. Acli recentemente scomparso, attraverso un video che ne ha ripercorso i 4 anni di mandato. Quindi, spazio al dibattito e all’elezione degli organi statuari, con la riconferma di Serangeli. Consegnati alla fine i riconoscimenti alle società relativi al Premio Bearzot sociale e le benemerenze “Spiga di bronzo” a tecnici e dirigenti di lunga militanza nell’associazione.

A guidare i lavori del congresso, il presidente nazionale U.s. Acli Damino Lembo. Tra i relatori, la presidente delle Acli provinciali di Roma Lidia Borzì, il presidente delle Acli Lazio Graziano Sciarra, don Francesco Indelicato, direttore  dell’Ufficio tempo libero, turismo e sport della diocesi di Roma, e Riccardo Viola, presidente del Coni Lazio.

Nelle parole di Luca Serangeli, «l’epoca storica che stiamo vivendo ha messo in luce numerose fragilità e generato difficoltà che si riflettono, anche, sul nostro sistema sportivo e sulle persone che ne fanno parte. Il Covid-19 ha messo a dura prova le società sportive, che hanno fortemente subito la ripercussione delle normative e della sospensione delle proprie attività, lasciando “in panchina” numerosi atleti, tecnici e lavoratori dello sport. Soprattutto le realtà sportive più piccole, che rappresentano punti di riferimento per molti giovani e cittadini in luoghi anche periferici del territorio, sono state colpite con il rischio della sospensione definitiva e la loro estinzione», ha continuato Serangeli.

È urgente, per il presidente U. s. Acli, rispondere «in maniera efficace» a questo scenario, «perché lo sport non è solo attività motoria.  Il mondo del sistema sportivo deve essere sostenuto e soprattutto tutelato, attraverso proposte e azioni concrete che siano reali forme di sostegno alle associazioni e tutte le persone che ne fanno parte». Di qui l’appello alle istituzioni «affinché non abbandonino lo sport, perché è un modello educativo e formativo che deve essere priorità per il nostro Paese».

In concreto, l’invito è a mettere in campo «interventi strutturali e accessibili per e da tutti, per le grandi e piccole realtà sportive. Occorre proporre soluzioni reali che non siano bonus click-day e sospensioni di pagamenti. Occorre comprendere e valorizzare lo sport, nella sua veste sociale, perché possiede un linguaggio universale in grado di costruire dialoghi tra culture, territori e generazioni diverse».

Soddisfazione nelle parole della presidente delle Acli romane Lidia Borzì. «In questi anni – ha dichiarato – si è sempre più consolidata la collaborazione e l’amicizia tra le Acli e l’unione sportiva sulle basi del dialogo e del confronto aperto. Un rapporto basato sulle relazioni vive e sulla voglia di agire insieme su percorsi condivisi che ha portato a Roma e provincia frutti importanti nel promuovere lo sport come cardine per creare una società più solidale e accogliente».

3 febbraio 2021