“Per uscire davvero e tutti dalla crisi”. Hanno scelto un titolo forte ed emblematico Azione cattolica italiana, Acli, Caritas italiana, Comunità di Sant’Egidio e Federazione nazionale Società San Vincenzo de’ Paoli, per il documento congiunto che hanno dedicato alla lotta alla povertà, definendola una «priorità per il Paese». La povertà, si legge nel testo, «è ancora un dramma che sottrae diritti e futuro a una quota rilevante della popolazione nel nostro Paese. I segnali di ripresa economica, pure importanti, non devono fare dimenticare che in Italia vivono in povertà assoluta 4,75 milioni di persone, pari al 7,9% della popolazione».

Secondo le associazioni, «l’introduzione, a partire dal prossimo dicembre, del Reddito d’inclusione (Rei) è una straordinaria innovazione strutturale. Va dato atto a governo e parlamento di avere conseguito un risultato importante», commentano, aggiungendo che «la prossima Legge di bilancio può rappresentare un altro passaggio storico della lotta alla povertà nel nostro Paese, in quanto lo stanziamento attuale rende possibile includere solo 1,8 milioni di individui, cioè il 38% del totale della popolazione in povertà assoluta: pertanto, il 62% dei poveri ne rimarrà escluso». In particolare, resteranno esclusi dalla misura il 41% dei minori in povertà assoluta.

Le realtà associative firmatarie del documenti chiedono quindi a governo e parlamento, «a nome di quanti vivono condizioni di vulnerabilità e di coloro che sperimentano sul piano personale e comunitario forme di solidarietà e di impegno sociale, un impegno a incrementare, nel modo più ampio possibile, le risorse per il Fondo per la lotta alla povertà nella prossima legge di Bilancio». L’obiettivo: «Includere una quota più rilevante di famiglie, rispetto all’attuale previsione», ma anche «avviare una politica per la famiglia nel nostro Paese, a partire da chi sta peggio» e «sostenere la crescita, anche nei contesti territoriali ove la ripresa è meno incisiva».

4 ottobre 2017