Lotta alla povertà, Forum: «Ricostruire fiducia tra Stato e nuclei familiari»

Una delegazione guidata dalla vice Ciccarelli in audizione alla Camera sulle misure di contrasto all’indigenza. «Sostanzialmente ignorate le famiglie»

Una delegazione guidata dalla vice presidente Ciccarelli in audizione alla Camera sulle misure di contrasto all’indigenza. «Sostanzialmente ignorate le famiglie»

Nel quadro delle audizioni sulle misure di contrasto alla povertà, le Commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera dei deputati hanno ricevuto ieri, 14 marzo, una delegazione del Forum delle associazioni familiari, guidata dalla vice presidente Emma Ciccarelli. Il Forum ha espresso apprezzamento per il fatto che «si sia messo mano a un intervento organico per combattere la povertà», ma ne ha evidenziato anche «alcune lacune». A cominciare dal fatto che il provvedimento «ignora sostanzialmente il nucleo familiare non dosando il sostegno sui carichi familiari».

Secondo dati Istat, sono particolarmente esposte al rischio povertà le famiglie con 5 o più componente (16,4%), soprattutto se coppie con tre o più figli (16%). Incidenza che sale al 18,6% se in famiglia ci sono almeno tre figli minori. «Non si prevedono – denuncia il Forum famiglie in una nota – anche misure di prevenzione della povertà (fisco più equo, anzitutto) e non è previsto alcun provvedimento che eviti il crollo sotto la soglia di povertà limitandosi a misure meramente assistenziali».

Ancora, «lo stanziamento previsto per il finanziamento delle misure (1 miliardo) è risibile se si pensa che nel 2014 erano, sempre secondo l’Istat, 1 milione e 470mila le famiglie (il 5,7% del totale) in condizione di povertà assoluta, vale a dire 4 milioni e 102mila individui (il 6,8% dell’intera popolazione)». La povertà, concludono dal Forum, «può essere contrastata più efficacemente solo ricostruendo un patto di fiducia e responsabilità tra Stato e famiglie».

15 marzo 2016