Il San Giovanni Addolorata contro la violenza di genere

“Nemmeno con un fiore” è il tema del pomeriggio di confronto e testimonianze in cui i professionisti dell’ospedale incontrano le donne. Appuntamento il 22 novembre

Un pomeriggio di confronto e testimonianze in cui la comunità dei professionisti del San Giovanni Addolorata incontra le donne, per dare un segnale di accoglienza e apertura per parlare della violenza di genere, in tutte le sue espressioni. È l’evento “Nemmeno con un fiore”, in programma domani, 22 novembre, a partire dalle 14 nell’Antico Atrio dell’azienda ospedaliera, in piazza San Giovanni in Laterano 76, nella settimana dedicata alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebrerà il prossimo 25 novembre.

Sono previsti cinque tavoli tematici di approfondimento: la violenza sommersa che bussa alla porta del Pronto soccorso; l’accoglienza e la comunicazione nei servizi di emergenza per codificare il sommerso della violenza; la violenza di genere tra maternità e aborto; la violenza di genere nel mondo umanitario; la violenza nell’universo maschile. Dalle 16.30 poi nella Sala Mazzoni, in piazza San Giovanni in Laterano, saranno allestiti alcuni punti informativi polispecialistici per rispondere ai cittadini sui temi della prevenzione: le ostetriche incontrano le donne; l’interruzione di gravidanza e la contraccezione sicura; conoscersi “in seno”; osteoporosi: quella ladra silente; il sangue per la vita, non contro.

I lavori di “Nemmeno con un fiore” proseguiranno il 23 novembre con “La violenza: un problema antico”: una visita guidata da una storica dell’arte nel patrimonio artistico del complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata sulla storia della violenza attraverso l’arte. L’appuntamento è per le 14 ma la partecipazione è subordinata a prenotazione all’indirizzo emal patrimoniostorico@hsangiovanni.roma.it.

A scandire le due giornate, a partire dalla sera del 22 novembre «la Vela storica dell’antico ospedale si illuminerà di rosso per proiettare al cielo il colore simbolo di violenza», anticipano dall’azienda ospedaliera.

21 novembre 2022