L’Ospedale Bambino Gesù in “numeri”

Presentato nell’auditorium della sede di San Paolo il bilancio sociale e i risultati dell’attività sanitaria e scientifica della struttura della Santa Sede nel 2018

Quasi 2 milioni di prestazioni ambulatoriali, 28.754 ricoveri, 324 trapianti di organi, cellule e tessuti e più di 13mila pazienti “rari”. Sono alcuni dei dati forniti per il 2018 dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che ieri pomeriggio, 24 luglio, ha presentato i risultati della sua attività sanitaria e scientifica e il bilancio sociale nella sede di San Paolo alla presenza del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, e della presidente Enoc. In aumento le visite al Pronto soccorso, così pure i ricoveri (28.754), il 29% dei quali proviene da altre regioni, soprattutto Campania, Puglia e Calabria. Il 15% dei ricoverati è di nazionalità straniera. Cresciute anche le procedure chirurgiche e interventistiche, 30.648 (+ 3%) e le prestazioni ambulatoriali, quasi 2 milioni tra visite ed esami: un incremento, negli ultimi 7 anni, di circa il 70%.

Al Bambino Gesù, unico ospedale in Europa in grado di rispondere al bisogno di ogni tipologia di trapianto pediatrico, nel 2018 sono stati effettuati ad esempio 150 trapianti di midollo allogenico, 36 di midollo autologo, 39 di homograft (protesi valvolari cardiache), 27 di fegato (di cui 8 da vivente), 28 di rene (di cui 11 da vivente), 29 di cornea. Ma per l’ospedale della Santa Sede il 2018 è stato anche l’anno di un altro importante traguardo: quello della terapia genica, cioè delle cellule “riprogrammate” contro il tumore.

Oltre 800 le persone impegnate nella ricerca, con un impegno che l’anno scorso ha consentito di identificare 21 nuove malattie rare ancora prive di diagnosi e che ha permesso all’ospedale di fornire risposte diagnostiche per oltre il 50% dei malati rari o ultra-rari seguiti. Molto significativo il “peso” delle pubblicazioni scientifiche. E sono 1.786 gli enti di 73 Paesi coinvolti nelle collaborazioni scientifiche dell’ospedale, la maggior parte dei quali sono centri universitari (40%) e ospedali (37%). «I numeri – si legge in una nota – restituiscono il valore sociale dell’azione di ricerca e di cura e ne documentano la sostenibilità economica». Valore sociale che si sostanzia anche nelle quasi 4.500 famiglie dei pazienti ricoverati alle quali è stato fornito un alloggio: quasi 200 ogni giorno le stanze messe a disposizione gratuitamente grazie a una rete di solidarietà.

Prosegue l’attività dell’unità mobile per l’assistenza sanitaria dei bambini con difficoltà sociali ed economiche nelle periferie e nei campi rom di Roma (quasi duemila le visite pediatriche), così come proseguono anche le iniziative di solidarietà all’estero con progetti umanitari o di cooperazione in 10 Paesi. Annunciato infine per il 20 novembre l’evento “Una serata di stelle per il Bambino Gesù”, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, per i 150 anni dell’ospedale. Opportunità per raccogliere fondi per il nuovo Istituto dei tumori e dei trapianti a cui prenderanno parte numerosi personaggi dello spettacolo, della musica e dello sport. Per raggiungere l’obiettivo, è già attivo il numero solidale 45535.

25 luglio 2019