Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera

Il deputato della Lega eletto alla quarta votazione con 222 consensi. Lo ha proclamato il presidente provvisorio Rosato. «La grandezza dell’Italia è la diversità», le sue prime parole. Il saluto al Papa, impegnato in «un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali»

Con 222 voti, la Camera dei deputati ha eletto alla quarta votazione il suo nuovo presidente: è il leghista Lorenzo Fontana, applaudito da tutto il centrodestra. Lo ha proclamato il presidente provvisorio dell’assemblea di Montecitorio Ettore Rosato, una volta letto il risultato dello scrutinio. 392 i votanti; la maggioranza richiesta era di 197 preferenze. 6 le schede bianche, 11 le nulle.

«Gratitudine» e «grande commozione» nel discorso del nuovo presidente dopo la proclamazione, che ha ringraziato «chi mi ha votato e chi no. La Camera – ha detto – rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande. La grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità», ha affermato ricordando le parole del beato Carlo Acutis: «Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie».

Il primo saluto di Fontana è stato per Papa Francesco, «riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani», lo ha definito, accompagnato dall’applauso dell’Aula. Il pontefice, ha aggiunto, «sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali». Quindi il riferimento al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ruolo «decisivo» delle autonomie. «Il il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società – le sue parole -. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione», ha sottolineato.

Citando san Tommaso D’Aquindo, secondo cui «il male non è il contrario del bene ma ne è la privazione», il neo presidente ha affermato che «sarà compito di noi parlamentari non privare del bene i cittadini ma lottare con umiltà, serietà e sobrietà» per ridare loro «fiducia, speranza e orgoglio», dice Fontana. Nelle parole della terza carica dello Stato, «la legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche». Servirà quindi una «rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti». Ancora, ha sottolineato, servirà «una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento». Alla fine del suo discorso, un lungo applauso, ma solo dei deputati del centrodestra, tutti in piedi.

Classe 1980, veronese, Fontana approda alla presidenza della Camera da fedelissimo di Salvini, considerato uno degli uomini più ascoltati dal segretario federale, con cui ha condiviso l’esperienza da europarlamentare a Bruxelles.

14 ottobre 2022