L’oratorio, al servizio della comunità parrocchiale

Presieduta dal vescovo Selvadagi la Messa di apertura dell’anno pastorale del Cor, nell’anniversario della scomparsa del fondatore Arnaldo Canepa. «Con la vostra presenza la parrocchia somiglia alla famiglia che si occupa dei più piccoli»

«L’oratorio aiuta la parrocchia a essere una comunità migliore» ha esordito il vescovo Paolo Selvadagi, ausiliare per il settore Ovest, presiedendo a Santa Maria del Buon Consiglio la concelebrazione di apertura dell’anno pastorale del Centro oratori romani, l’associazione diocesana fondata da Arnaldo Canepa, a cui è stata dedicata la Messa nell’anniversario della scomparsa. Tra i banchi, assistenti degli oratori romani, insieme a catechisti e animatori, ai quali monsignor Salvadagi ha spiegato come l’oratorio presenti sempre più il suo volto di famiglia: «Non solo spazi dove ci si può incontrare, ma una comunità che accoglie, che vive gli spazi disponibili e che prega insieme. Con l’oratorio la parrocchia assomiglia alla famiglia che si occupa dei figli più piccoli e dei più giovani, inspirando fiducia anche negli stessi genitori. L’intera comunità cristiana è sicuramente arricchita dall’oratorio, luogo dove si sta bene insieme e dove tutti sono accolti».

Citando la Lettera ai Filippesi, il presule ha sottolineato come questi stessi sentimenti vengano coltivati in oratorio, grande scuola di altruismo: «Anche quando sperimentiamo momenti difficili, la bellezza dell’oratorio sta nel fatto che, come in una famiglia, è possibile superare tutto questo, spinti a correggersi nei propri errori, mai rifiutati, sempre accolti. Possiamo descrivere l’oratorio come un “piccolo mondo fraterno” – ha proseguito – dove vige uno stile comune, quello della solidarietà, che consente ai ragazzi e ai giovani di vivere l’esperienza bellissima di essere piccola Chiesa dove tutti si sentono come fratelli. Tutti abbiamo bisogno di sentirci piccola Chiesa con qualcuno e l’oratorio offre questa possibilità se è realizzato bene».

La celebrazione ha visto anche il rinnovo della promessa annuale dei soci del Cor nelle mani del vescovo e l’accoglienza di tre nuovi soci, giovani catechisti degli oratori che, dopo un anno di noviziato, hanno scelto di aderire al servizio all’interno dell’associazione nelle parrocchie di Sant’Achille e di Santa Maria Regina Mundi. Da sempre il Centro oratori romani ha concentrato la propria attenzione apostolica nei confronti dei giovani animatori sul modello di quanto sperimentato dal fondatore Canepa, che sin dal secondo dopoguerra investì sugli adolescenti per renderli «protagonisti del servizio in oratorio», come ha ricordato don Giovanni Ippolito, assistente ecclesiastico dell’associazione. Il presidente del Cor Alessandro Ciafrei ha intanto annunciato che il 2015 sarà l’anno in cui l’associazione celebrerà, con una serie di appuntamenti, il 70° anniversario della fondazione, «lungo periodo in cui centinaia di animatori e migliaia di ragazzi hanno davvero sperimentato la bellezza della fraternità».

4 novembre 2014