L’Onu: ad Haiti, «azioni per ripristinare la pace sociale»
Dall’Ufficio integrato l’esortazione «a tutti gli attori politici» a «procedere verso l’organizzazione delle elezioni». Ucciso dalla polizia il numero 2 delle bande criminali
Rivolto a tutti gli attori politici l’invito dell’Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti (Binuh) a «raddoppiare gli sforzi per mantenere gli impegni presi, al fine di procedere verso il ripristino della pace sociale e l’organizzazione delle elezioni», mentre nella Capitale Port-au-Prince non si placano gli atti di violenza. Nel fine settimana la Polizia haitiana ha ucciso Kendy, alias “Jeff Mafia”, considerato il numero due del cartello di bande criminali capeggiato da Jimmy Cherisier – “Barbacue” -, scatenando la rappresaglia dei gruppi armati, che hanno incendiato numerose abitazioni e seminato il panico in vari quartieri della Capitale.
Secondo l’ufficio Onu, «gli sforzi di sicurezza consentiranno progressi concreti e duraturi solo se saranno effettivamente accompagnati, in parallelo e in uno spirito di consenso per il bene comune, da progressi verso l’organizzazione di elezioni credibili, partecipative e inclusive ad Haiti, il prima possibile. In questo periodo di grande incertezza ed emergenza, la stabilità politica è necessaria per migliorare la situazione del Paese». In questo senso, il Binuh «accoglie con favore i continui sforzi del Gruppo di eminenti personalità della Comunità dei Caraibi (Caricom), e auspica che le parti interessate svolgano appieno il loro ruolo, per garantire il successo della transizione, in conformità con le aspirazioni, i bisogni e gli interessi legittimi del popolo haitiano». Esprime quindi il suo fermo impegno a «continuare a sostenere qualsiasi sforzo volto a ripristinare la fiducia del popolo haitiano nelle proprie autorità, in piena libertà e indipendenza».
17 dicembre 2024