L’omaggio di Roma a Raffaella Carrà, regina della televisione italiana

La camera ardente allestita nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio. L’arrivo dei primi fan dalle 6 del mattino. «Era come un’amica di famiglia». I funerali il 9 luglio alle 12 nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli

Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio è un flusso continuo di persone che vogliono rendere omaggio a Raffaella Carrà, la regina della televisione italiana morta il 5 luglio in una clinica di Roma. È il secondo momento del lungo addio iniziato ieri pomeriggio, 7 luglio, con un corteo che ha toccato i luoghi simbolo della carriera del caschetto d’oro più famoso d’Italia. La semplice bara in legno grezzo – richiesta dalla conduttrice nelle sue ultime volontà – è circondata da fiori gialli, il suo colore preferito, e da gigantografie che la rappresentano. Su un maxischermo vengono proiettati spezzoni dei suoi programmi di successo come “Milleluci”, “Millemilioni”, “Canzonissima”, “Amore” e nella sala si diffondono le note di “Rumore”, “Ma che musica maestro”, “Maga maghella”, “Ballo ballo”, che qualcuno canticchia sotto alla mascherina.

La camera ardente ha riaperto questa mattina, 8 luglio, alle 8 ma il personale del servizio d’ordine afferma che i primi fan sono arrivati in piazza del Campidoglio già alle 6. C’è chi si inginocchia ai piedi del feretro, chi manda un bacio da lontano, chi scatta fotografie. Una sosta di pochi istanti «per dire addio a un mito la cui morte è stata un fulmine a ciel sereno», afferma Valentina. Tutti accennano un saluto e un sorriso a Sergio Japino, a lungo compagno della cantante, ballerina, attrice, e ai nipoti Matteo e Federica. In tarda mattinata arriva anche la showgirl Pamela Prati che non nasconde «di provare un dolore immenso». Raffaella Carrà, spiega, è stata la sua «fonte di ispirazione»: è proprio grazie a lei che «ha intrapreso la carriera nel mondo dello spettacolo». Quindi la showgirl consiglia ai giovani di «studiare sempre, di essere generosi, di prendere Raffaella come modello. È stata la regina indiscussa della televisione italiana». «Come lei non ce ne saranno più – le fa eco Angelo -. Tutti i grandi se ne stanno andando e nessuno al momento è in grado di sostituirli».

Lucia, 35 anni, di Roma, in fila dalle 7.45, ha portato delle margherite. «Ho fatto di tutto per essere qui prima di andare al lavoro – dice -. È doveroso rendere omaggio a un’artista completa che ha insegnato cosa significhi lavorare con dedizione. È un grande esempio per tanti professionisti e per i giovani». Isabella viene da Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Indossa una t-shirt con una stampa di Raffaella Carrà e la scritta “Rimarrai per sempre nel mio cuore”. Fa la fila più volte «per trascorrere con lei più tempo possibile». Parrucchiera di professione, dice di aver realizzato «centinaia di acconciature alla Carrà». Quando è arrivata la notizia della morte della showgirl si è sentirà male. «Prima ho pensato a uno scherzo di cattivo gusto – racconta -; quando ho realizzato che era la verità sono svenuta. Ho annullato tutti gli appuntamenti e sono partita».

In tanti scoppiano in pianto appena entrano nella Sala della Protomoteca. «Ci ha tenuto compagnia per tante di quelle ore che era come “un’amica di famiglia” – afferma tra le lacrime Lucia -. Quando i miei figli erano piccoli abbiamo ballato le sue canzoni davanti alla tv tante volte». Giovanna ha 26 anni e vorrebbe avere «la metà della sua grinta, della sua capacità di affrontare qualsiasi argomento». Quello che tutti rimarcano è il garbo «di una donna che non amava il gossip – aggiunge Sara -. A differenza di tanti che oggi sgomitano per stare sotto i riflettori, lei era riservatissima».

La camera ardente, chiusa a mezzogiorno, riaprirà dalle 18 alle 24 mentre domani, venerdì 9 luglio, sarà aperta dalle 8 alle 11. A mezzogiorno poi i funerali nella basilica di Santa Maria in Ara Coeli.

8 luglio 2021