L’omaggio dell’Europarlamento alle vittime di Lampedusa nel 2013

La presidente Metsola ha voluto ricordare il naufragio di 9 anni fa nel Mediteranno, «un cimitero crudele». Bartolo, allora medico nell’isola: «Anniversario che riguarda tutti»

«Un fallimento per noi e per tutta l’umanità». La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha usato queste parole per ricordare ieri, 3 ottobre, le vittime del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013. «360 morti, vite, famiglie, sogni spezzati nel Mediterraneo», che ha definito «un cimitero crudele». In quell’occasione, «nove anni fa abbiamo promesso un cambiamento – ha aggiunto Metsola – e ora dobbiamo fare un passo avanti sul tema delle migrazioni con una soluzione europea».

Quindi, spazio alla testimonianza dell’eurodeputato Pietro Bartolo, all’epoca medico a Lampedusa. «Nove anni sono passati da quella terribile notte. Da allora, i pianti, le voci, lo strazio e il silenzio dei sopravvissuti mi perseguitano. Perché io ero lì, a Lampedusa, a soccorrere i vivi e contare i morti. Oggi – ha continuato – rendiamo omaggio non solo alle 368 persone che hanno perso la vita di fronte alla mia isola quella notte. Inghiottite dal mare nel loro disperato tentativo di cercare una nuova vita in Europa. Ma anche alle altre 22mila che da allora hanno avuto la stessa terribile fine. Questo è un anniversario che ci riguarda tutti. Possiamo fermare questo massacro solo in un modo: con un cambiamento radicale della politica di immigrazione e accoglienza. Facciamolo insieme in nome dell’uomo – l’esortazione -. Che il 3 ottobre diventi la giornata europea delle vittime del mare».

Nel suo discorso di apertura, la presidente dell’Europarlamento ha ricordato anche la lotta delle donne in Iran «per la libertà e per la vita», denunciando le violenze in atto nel Paese e lanciando un messaggio di sostegno: «Non siete sole!». L’omicidio «brutale» della 22enne Mahsa Amin, ha osservato, «rappresenta un punto di svolta. Sono le figlie dell’Iran che stanno guidando la spinta al cambiamento. Questo Parlamento è al fianco di chiunque chieda il cambiamento». Ancora, Metsola ha ricordato l’espulsione dell’ambasciatore Ue dal Nicaragua: «Il regime di Ortega non può continuare a isolare il Paese dalla comunità internazionale».

4 ottobre 2022