L’omaggio della Capitale a Chiara Lubich

Nel giorno del suo compleanno, il 22 gennaio, a 20 anni dal conferimento della cittadinanza onoraria di Roma, la presentazione di un libro al Teatro Eliseo. Il progetto “Giovane Roma”. A marzo la Messa nella basilica lateranense, con De Donatis

“Giovane Roma. Un progetto alla ricerca dei giovani eroi della città”. La cultura del noi e il messaggio di inclusione e fraternità di Chiara Lubich trovano concretezza nell’iniziativa lanciata dai “Ragazzi per l’unità” (i giovanissimi dei Focolari) nel centenario della nascita della fondatrice del Movimento. Nell’ambito del cammino pastorale diocesano sull’ascolto del grido della città, l’idea dei ragazzi, spiega Antonia Testa dei Focolari di Roma, è «quella di mettere in luce l’eroismo dei loro coetanei che in tutti i quartieri di Roma si spendono ogni giorno accanto ai più bisognosi, tanto in famiglia quanto in associazioni di volontariato».

Questa è solo una delle tante iniziative organizzate in Italia per rendere vivo il messaggio Chiara Lubich, nata a Trento il 22 gennaio 1920. Nel centenario della nascita di una donna che per il suo impegno nella comunione ecclesiale, nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso è considerata una delle personalità spirituali di maggior rilievo del ‘900, a Loppiano – cittadella dei Focolari in provincia di Firenze, fondata da Chiara nel 1964 – le celebrazioni sono iniziate ieri, domenica 19 gennaio con la Messa presieduta dal vescovo di Fiesole Mario Meini nel Santuario di Maria Theotokos (Madre di Dio). Mercoledì 22, alle 18.30, sarà la Capitale a renderle omaggio nel giorno del suo compleanno e a venti anni esatti dal conferimento della cittadinanza onoraria di Roma. Al Teatro Piccolo Eliseo sarà presentato il libro “Conversazioni. In collegamento telefonico” (edito da Città Nuova, 2019), a cura di Michel Vandeleene. Il 25 gennaio invece il presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà il Centro Mariapoli di Cadine, a Trento, in occasione del convegno “Trento incontra Chiara”. Il 14 marzo, giorno della morte di Chiara, è prevista una Messa nella basilica di San Giovanni in Laterano presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis.

Il Movimento dei Focolari è presente in 182 Paesi con oltre 2 milioni di aderenti. Più di 350 le Chiese e le comunità ecclesiali di cui fanno parte le persone che si riconoscono nello spirito dei Focolari, i cui obiettivi sono condivisi anche da persone non religiose. Le “cittadelle”, con case, scuole, attività lavorative e luoghi di preghiera, sono 25 e più di mille i progetti di sviluppo internazionale gestiti dal Movimento, 93 dei quali sono rivolti a 11mila ragazzi e bambini aiutati in 48 Paesi. Come ha più volte ribadito la presidente dei Focolari Maria Voce – la prima alla guida del Movimento dopo la morte di Chiara Lubich nel 2008 – il centenario non vuole celebrare il personaggio ma rendere vivo il suo messaggio proteso alla realizzazione dell’unità a tutti i livelli. Un messaggio che sul finire degli anni ’60 attrasse numerosi giovani della cosiddetta “generazione ‘68”, fatta di luci, ombre e contestazioni politiche.

Donato Falmi, coordinatore dei focolari di Roma, già direttore editoriale di Città Nuova, conobbe Chiara in quegli anni e fu «attratto dall’immediatezza e dal coraggio» con cui coinvolse i giovani nella vita del Vangelo, «interpretando le esigenze più profonde e autentiche» dei ragazzi dell’epoca. Chiara parla ai ragazzi anche oggi e dice loro che «bisogna sempre avere a cuore la famiglia umana nella sua interezza – prosegue Falmi -. Guardare al mondo come a una famiglia unica, non essere preoccupati degli interessi locali ma avere uno sguardo universale». In una società sempre più individualista, nella quale, come dice Papa Francesco, prevale l’io e non Dio, Chiara continua a insegnare che bisogna far «prevalere la cultura del noi». Come molti movimenti e associazioni anche i Focolari assistono a una flessione di presenza giovanile. Al tempo stesso, evidenzia Falmi, c’è «una nuova consapevolezza e desiderio di impegno. È frequente da parte dei ragazzi una richiesta di spiritualità per andare alle radici del rapporto con Dio».

Antonia Testa ricorda Chiara come una «figura carismatica che ti faceva guardare lontano. Una persona semplice che curava i particolari e creava aria di famiglia nei Focolari. In ogni persona che incontrava, lei incontrava Gesù». Dal 22 al 26 aprile Chiara sarà celebrata anche nel Villaggio per la Terra, evento nato quattro anni fa, ricorda Testa, «da un desiderio dei Focolari che si è realizzato grazie al gruppo Earth day. Quest’anno il Villaggio ha anche «l’onore di essere stato scelto come un momento di preparazione al “Global Compact on Education”», il patto educativo globale che sarà firmato in Vaticano a maggio dai rappresentanti delle principali religioni, dagli esponenti degli organismi internazionali e delle diverse istituzioni umanitarie, del mondo accademico, economico, politico e culturale invitati a Roma da Papa Francesco.

20 gennaio 2020