Liturgia, annuncio della Bellezza

Il programma dell’Ufficio diocesano, con un intenso cammino di formazione per animatori liturgici, ministri straordinari dell’Eucaristia, direttori di cori, ministranti ma anche fotografi e cineoperatori. Il direttore padre Midili: «Testimoniare l’unità della Chiesa»

Annunciare il Vangelo nella bellezza, e testimoniare l’esperienza di unità nella Chiesa: sono gli obiettivi a cui punta il programma per il nuovo anno pastorale dell’Ufficio liturgico diocesano. Tanti gli appuntamenti, le attività formative e i momenti di riflessione e preghiera, prendendo spunto dalle parole del Papa: «La liturgia è evangelizzazione ed esperienza di comunione – spiega il direttore dell’Ufficio padre Giuseppe Midili -. Nell’Evangelii gaudium Francesco scrive che “l’evangelizzazione gioiosa si fa bellezza nella Liturgia”; impostando il programma dell’ufficio ci quindi siamo ispirati alle sue parole. I corsi formativi hanno come obiettivo ultimo l’annuncio del Vangelo, attraverso la conoscenza profonda dei contenuti della liturgia».

Il cammino di formazione parte quindi il 23 ottobre, con la 39esima edizione del corso di liturgia per la pastorale, presso il Pontificio Istituto Sant’Anselmo (fruibile anche via web): tre anni di formazione, per approfondire le tematiche liturgiche, e fornire un supporto ai parroci nell’animazione. Dal prossimo 10 novembre nella parrocchia di San Giuseppe Moscati si apre invece il corso di formazione al canto liturgico, dedicato a direttori di cori, musicisti e cantori, mentre le parrocchie del Preziosissimo Sangue e di Ognissanti ospiteranno il corso per la proclamazione della Parola di Dio, rivolto ai lettori. Tre sedi, invece, per i ministri straordinari della Comunione, che potranno seguire il corso di formazione presso il Seminario Maggiore (a partire dal 20 ottobre), nella parrocchia di Gesù Divin Maestro (dal 22 novembre) e a San Giovani Bosco (dal 10 febbraio).

La cura della liturgia passa anche attraverso la formazione di fotografi e cineoperatori professionisti chiamati a «immortalare» diverse cerimonie: per loro un incontro formativo il 31 gennaio prossimo, con l’obiettivo di «trasmettere i principi di comportamento – continua il direttore – nel contesto dell’aula liturgica: dobbiamo dare nuova competenza ai fotografi, perché attraverso le immagini ci permettano di rivivere l’esperienza della celebrazione». Rivolto agli adolescenti e ai responsabili dei gruppi di ministranti adulti, invece, il corso di formazione alla pratica del servizio liturgico, presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Trionfale: un programma articolato, volto a maturare «la consapevolezza teologica dei gesti e ad offrire i criteri di animazione della celebrazione».

Tappe fondamentali nel cammino formativo i ritiri spirituali di Avvento e Quaresima, ospitati da quest’anno nella basilica di San Giovanni in Laterano: nel primo, il 22 novembre, la riflessione di padre Ottavio de Bertolis sulle radici bibliche della spiritualità nel cuore di Cristo. Una perfetta combinazione di formazione, riflessione e approfondimento dei contenuti della liturgia, quindi, per combattere il rischio dell’arbitrarietà: ogni celebrazione può essere infatti adattata alla realtà concreta di una parrocchia, ma « il protagonista della liturgia è sempre Cristo», conclude padre Midili. Celebrare allo stesso modo, secondo gli stessi libri, usando le stesse formule, non è quindi appiattimento ma «consapevolezza di una comunione al mistero della Sua morte e risurrezione», mentre dare troppo spazio al gusto personale rischia di «togliere alla liturgia quel carattere di universalità, proprio dell’annuncio del Vangelo».

Per informazioni: www.ufficioliturgicoroma.it.

13 ottobre 2014