Liliana Segre: chi viola i diritti umani è dalla parte sbagliata della storia

La senatrice a vita insignita del Sapienza Human Rights Award 2022: «Il mio pensiero corre alla nostra Europa ammutolita dal conflitto in Ucraina». Presentato un corso universitario su rifugiati e migranti a Scienze politiche con Caritas Roma, Unhcr e Cir

«Il mio pensiero corre alla nostra Europa ammutolita dal conflitto in Ucraina e alle centinaia di madri, mogli, figlie, sorelle iraniane, militanti del tempo presente. Chi viola i diritti e la dignità del genere umano si colloca automaticamente dalla parte sbagliata della storia». È una ferma condanna alla violazione della libertà quella della senatrice a vita Liliana Segre insignita questa mattina, 15 dicembre, del Sapienza Human Rights Award 2022, riconoscimento istituito nel 2013 dal Master in tutela internazionale dei diritti umani “Maria Rita Saulle” del Dipartimento di Scienze politiche della Sapienza, per premiare chi si è distinto per l’impegno ed il contributo a sostegno della promozione e della tutela dei diritti umani.

Premio Sapienza Human Rights Award 2022 a Liliana Segre, 15 dicembre 2022Intervenuta alla cerimonia con un video messaggio, la senatrice, «grata» per il conferimento del premio accolto «con gioia», ha rimarcato che non è possibile «essere indifferenti. La violenza che attraversa la storia può essere neutralizzata». Per debellare «il virus dell’odio e della discriminazione», Liliana Segre fa ricorso «alla Carta che ci orienta, il rispetto per la Costituzione, la legge fondamentale che ci ha permesso di entrare nell’età dei diritti. Fatelo anche voi – ha concluso rivolgendosi agli studenti -. È il mio migliore augurio per il vostro futuro da sentinelle della pace».

La cerimonia si è svolta nella Sala delle lauree della Facoltà di Scienze politiche della Sapienza in occasione della presentazione del Master di II livello in Tutela internazionale dei diritti umani e dei corsi su “Ruolo delle donne nei processi di pace e nella mediazione dei conflitti per la tutela dei diritti umani” e su “Rifugiati e migranti”. Quest’ultimo, istituito nel 1992, è organizzato in collaborazione con la Caritas Roma, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), e il Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR).

Il corso, della durata semestrale, quest’anno approfondirà “Il diritto di asilo di fronte alle nuove crisi globali. La protezione dei rifugiati nell’Unione europea tra esigenze individuali di tutela e afflussi massicci”. Le lezioni inizieranno il 27 gennaio alle 16 nell’aula A del dipartimento di Scienze politiche. Il Corso «si è ritagliato un ruolo centrale nelle attività formative della Sapienza» ha detto in video la rettrice Antonella Polimeni, la quale ha condannato «tutte le gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani a cominciare da quelle perpetrate nell’ambito dell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina. La cooperazione internazionale deve farsi carico dell’impatto della guerra sulla popolazione civile».

Per la Caritas di Roma è intervenuta Paola Aversa la quale ha ricordato che l’organismo diocesano «collabora da anni al corso di formazione perché crede fermamente nel ruolo delle istituzioni formative ad ogni livello». ​Facendo riferimento all’emergenza ucraina ha detto che ad oggi sono circa 250 le persone che Caritas sta accogliendo e accompagnando. Tra queste «108 sono bambini che sono stati inseriti nelle scuole e in altri percorsi di animazione quali attività ludico/sportive, laboratori musicali, teatrali».

15 dicembre 2022