Libia, al via l’operazione Ue “Irini”

Controlli su embargo armi, esportazione petrolio, tratta esseri umani. L’obiettivo: «Contribuire alla pace e alla stabilità nel Paese». A guidarla, Fabio Agostini

«Garantire azioni urgenti e concrete» per riportare la Libia alla stabilità, aiutando «i libici a creare le condizioni per un cessate il fuoco duraturo». Questo l’obiettivo dell’operazione Ue “Irini”, frutto della conferenza di Berlino del 19 gennaio scorso tra i leader dell’Unione europea, partita ieri, 31 marzo. Un’iniziativa voluta per «contribuire alla pace e alla stabilità in Libia», che prevede il dispiegamento di risorse aeree, navali e satellitari per garantire innanzitutto che l’embargo Onu sulle armi sia effettivamente attuato.

L’embargo sulle armi, ha spiegato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, lanciando l’operazione, «è essenziale per un cessate il fuoco permanente». Ma Irini avrà anche il compito di «monitorare e raccogliere informazioni sulle esportazioni illecite dalla Libia di petrolio, greggio e prodotti petroliferi raffinati»; dovrà «contribuire alla formazione della Guardia costiera libica e della Marina militare nelle attività di contrasto in mare» e, ancora, contrastare le reti di traffico degli esseri umani «attraverso la raccolta di informazioni e il pattugliamento aereo».

L’operazione sarà guidata dal comandante Fabio Agostini e la sede sarà a Roma. La durata prevista dell’operazione è fino al 31 marzo 2021. Con il lancio di Irini, «l’operazione Sophia termina le sue attività», ha ricordato Borrell.

1° aprile 2020