Liberate le religiose rapite ad Haiti

Il messaggio del vicepresidente dei vescovi Dumas: «Rendiamo grazie a Dio e ringraziamo quanti hanno partecipato attraverso la preghiera e la solidarietà»

Sono state liberate ieri sera, 24 gennaio, le 6 religiose della Congregazione delle suore di Sant’Anna che erano state rapite ad Haiti venerdì scorso, 19 gennaio mentre viaggiavano su un mini-bus a Port-au-Prince. Lo riferisce l’agenzia Sir, raggiunta questa mattina da un messaggio del vescovo Pierre-André Dumas (Anse-à-Veau-Miragoâne), vicepresidente della Conferenza episcopale haitiana. «Le suore sono state liberate. Ne siamo felici! Sia lodato e benedetto Dio!», sono le parole del presule.

Anche Papa Francesco aveva lanciato un appello per la liberazione delle religiose domenica scorsa, 21 gennaio, al termine della preghiera dell’Angelus, invitando alla «concordia sociale nel Paese» e chiedendo a tutti di «far cessare le violenze, che provocano tanta sofferenza a quella cara popolazione». Il vescovo Dumas si era offerto in cambio dei rapiti, senza ricevere però nessuna risposta. Due giorni fa, infine, era stata liberata la nipote di una delle suore. Stamattina poi la notizia della liberazione di tutte le religiose sequestrate. «Rendiamo grazie al Signore che è intervenuto con potenza per liberarli – continua il vescovo – e ringraziamo con tutto il cuore tutti coloro che hanno aiutato e partecipato a questa liberazione attraverso la preghiera e la loro concreta solidarietà con le nostre amate Suore di Sant’Anna e con le altre persone sequestrate. Che Dio li ricompensi per il bene che hanno fatto!».

La liberazione è avvenuta all’indomani della Giornata di preghiera per la liberazione di tutte le persone rapite, indetta ieri dalla Chiesa di Haiti. Nell’annuncio del vescovo non vengono specificate le modalità del rilascio – i sequestratori avevano inizialmente chiesto un riscatto i 3 milioni di dollari – né se la polizia avvia avuto un ruolo. «Possano cessare per sempre questi atti di violenza e aggressione contro la nostra popolazione nel nostro caro Paese – è l’appello di Dumas  -. Possa lo Stato rispondere in modo più efficace ed efficiente alla sua missione e ai suoi doveri sovrani Che non possiamo mai più assistere a questi gravi attentati alla dignità della persona umana! Possa la nostra Patria Haiti voltare questa pagina di storia dolorosa e ricominciare a sperare! Lavoriamo tutti per la storica resurrezione del nostro popolo! Amen!».

25 gennaio 2024