Libano: ancora spari su postazioni Unifil

Feriti due caschi blu indonesiani. Colpite anche basi italiane. Tajani (Farnesina): «I soldati italiani non si toccano. Abbiamo scritto al ministro degli Esteri israeliano»

Nella giornata di oggi, 11 ottobre, Israele ha nuovamente aperto il fuoco contro un posto di osservazione della missione Unifil delle Nazioni Unite a Naqoura, nel Libano meridionale, ferendo due persone. Lo riporta Haaretz, citando una fonte Onu. Stando alle fonti militare d’intelligence libanesi, i due caschi blu feriti sono di nazionalità cingalesi. Uno dei due, informa la tv libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah, ripresa da Haaretz, è in gravi condizioni.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato il fuoco israeliano su Unifil, parlando di «violazione del diritto internazionale umanitario». E il ministro degli Esteri italiano, il vicepremier Antonio Tajani, ha ribadito che «quello che sta accadendo è inaccettabile. Oggi – ha detto intervenendo da Torino – abbiamo scritto di nuovo al ministro degli Esteri israeliano: aspettiamo che facciano l’inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c’è stato un altro incidente in una base in cui c’erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile. I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah».

Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano infatti sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. Secondo fonti di sicurezza, l’attacco è avvenuto alla base 1-31 – già colpita nei giorni scorsi – e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base. Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura.

In un incontro nella notte – autorizzato dai vertici Unifil – tra gli italiani, che gestiscono le basi del settore Ovest fuori dal quartier generale della missione, e gli israeliani, proprio nella base che è stata colpita, il contingente italiano dell’Unifil ha ribadito che «i militari italiani non abbandoneranno la base», come richiesto da Israele. «Non saremo mai noi che ci spostiamo perché qualcuno ci dice, con la forza, di spostarci. Noi siamo lì e ci rimaniamo, con la forza del mandato delle Nazioni Unite», ha ribadito il ministro della Difesa Guido Crosetto dal Kosovo, dove è andato a fare visita ai militari Israeliani. «Ieri – ha aggiunto – ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l’Italia non prende ordini da nessuno».

11 ottobre 2024