L’Eurostat e il ritratto di un’Europa che invecchia

Il rapporto in vista della Giornata internazionale delle persone anziane, il 1° ottobre. 27 milioni gli ultra 80enni; record in Italia, Grecia e Spagna

Il rapporto diffuso in vista della Giornata internazionale delle persone anziane, il 1° ottobre. 27 milioni i cittadini ultra 80enni; record in Italia, Grecia e Spagna

Attualmente, su 500 milioni di cittadini dei 28 Paesi membri dell’Unione europea, 27 milioni hanno 80 o più anni e la percentuale rispetto alla popolazione complessiva è in continua crescita: a fine 2015 era il 5,3% della popolazione; dieci anni fa il 4,0%. Sono i dati diffusi da Eurostat, l’istituto di statistica della Commissione europea, in vista della Giornata internazionale delle persone anziane che si celebra il 1° ottobre. Dati che compongono il ritratto di un continente che invecchia: 1 persona su 20 ha più di 80 anni; fra gli ultra ottantenni, 2 su 3 sono donne.

I dati di Eurostat si spiegano in valore assoluto con l’accresciuta aspettativa di vita, legata soprattutto alla cura della salute e alle scoperte della medicina;, in valore relativo, invece, oltre che con l’aumento del numero degli anziani, anche con il calo delle nascite, tanto che gli anziani aumentano più che proporzionalmente.

Dal punto di vista geografico, la maggiore percentuale di anziani nella popolazione si evidenzia nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: l’Italia conta il 6,5% di ultra ottantenni, la Grecia il 6,3, la Spagna il 5,9, la Francia il 5,8, il Portogallo il 5,7. Irlanda e Slovacchia sono dalla parte opposta a questa classifica: Dublino può vantare una popolazione mediamente più giovane e un numero ancora relativamente alto di nascite.

30 settembre 2016