L’Europa sulle tavole delle mense scolastiche

In occasione del semestre di presidenza italiana, il progetto “Viva l’Europa” introduce 15 menù ispirati ad altrettanti Paesi dell’Unione. L’assessore Cattoi: «La tardizione gastronomia è parte della cultura di un popolo»

Fish and chips, ma anche pollo alla belga e paella valenciana, wurstel al forno con patate e gulasch, sia nella versione ungherese che in quella ceca. Sono alcune delle specialità europee che i piccoli romani potranno trovare sui tavoli delle loro mense scolastiche a partire da questo mese di dicembre. L’obiettivo, spiegano dall’assessorato capitolino alla Scuola, è «far conoscere agli studenti la cultura gastronomica di tanti Paesi diversi e aumentare la consapevolezza di appartenenza dell’Italia all’Europa».

Il progetto, denominato appunto “Viva l’Europa”, nasce in occasione del semestre di presidenza italiana e prevede, per gli alunni delle scuole comunali che usufruiscono del servizio di ristorazione, 15 menù ispirati ad altrettanti Paesi dell’Unione. Concretamente, ogni mese saranno 2 o 3 i menù europei serviti nelle mense, fino alla fine dell’anno scolastico. «Abbiamo preparato dei pieghevoli in cui associamo i piatti alle nazioni – spiega l’assessore Alessandra Cattoi – e alle loro bandiere, per avvicinare i piccoli, attraverso il gioco, a un’identità europea». Si tratta, rileva, di «un piccolo tassello nel percorso educativo, per spiegare origini e tradizioni di alcuni piatti che i bambini già mangiano e un pretesto per parlare di Europa».

Sulle tavole delle mense, dunque, arriveranno cibi nuovi, altri più conosciuti: tutti vicini ai gusti dei più piccoli e nel rispetto delle loro abitudini alimentari, grazie al lavoro dei dietisti che accanto alle pietanze tipiche propongono, come sempre, contorno e frutta. «La tradizione gastronomica – scrive Cattoi in una lettera distribuita a tutti i genitori per illustrare l’iniziativa – fa parte della cultura di un popolo e può costituire un approccio allegro e coinvolgente alla sua conoscenza». L’augurio che rivolge ai genitori è che «possiate condividere lo spirito di questa iniziativa, magari anche attraverso un semplice scambio di idee con i vostri figli su come vivono questa nuova esperienza gastronomica».

4 dicembre 2014